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Floridia ricorda Chiara Palazzolo. Vita e opere della scrittrice nell’ambito del festival “La Sicilia delle donne”

Per delineare la personalità e l’opera di Chiara Palazzolo, importante è stato il contributo delle scuole floridiane

“Gotico femminile. Floridia racconta Chiara Palazzolo“. Questo l’evento con cui, domenica 27 marzo, l’associazione culturale “Focus”, con il patrocinio del Comune di Floridia e assieme a numerose associazioni locali e alle scuole, ha preso parte a “La Sicilia delle donne. Festival del genio femminile in Sicilia”.

Nel “concerto” a più voci organizzato da Stefania Germenia, per delineare la personalità e l’opera di Chiara Palazzolo, importante è stato il contributo delle scuole floridiane che hanno partecipato realizzando opere e performance ispirate al lavoro della scrittrice.

A celebrare la memoria della Palazzolo anche gli interventi di Egidio Ortisi che ha raccontato la “Chiara, figlia d’arte” mentre Adria Mudanò ha rievocato episodi della vita scolastica della scrittrice, percorrendone anche l’iter formativo che condurrà alla trilogia di Mirta Luna: una lente d’ingrandimento sui primi due romanzi, “La casa della festa” e “I bambini sono tornati”, complementari e pur diversi, tutti incentrati sul mistero della vita e sui suoi paradossi, sul tema del “doppio” e sulla complementarità di vita e morte, attraverso un sistema diegetico sapiente e una padronanza linguistica che sa abilmente sfruttare il bagaglio culturale classico e contemporaneo e gli strumenti retorico-stilistici.

La professoressa Mudanò ha snodato la sua analisi sulla linea del “fil rouge” concettuale che lega le prime opere della scrittrice, a partire già dal racconto “Damasco e dintorni”, fino alla trilogia: il rapporto Vita/Morte e Morte/Vita. Da qui il focus sul testamento spirituale della Palazzolo: “… chi sopravvive ha il dovere di non piangere sulle rovine, ma di levarsi al di sopra di esse, come un astro nascente nella solitudine delle pianure”.

Delle opere di Chiara Palazzolo ha discusso invece Manuela Spina la quale si è soffermata sul personaggio di Mirta Luna, protagonista della trilogia e sulle metodologie didattiche applicabili ai racconti di Chiara Palazzolo e, in generale, al noir.

Interventi affidati anche a Renato Scatà, che ha raccontato del film tratto dal libro “Non mi uccidere”, e Mariannella Mangiafico, che è tornata sulla sfera privata di Chiara Palazzolo, partendo dal racconto dei luoghi di Floridia in cui la scrittrice è cresciuta e ha trascorso parte della sua giovinezza.


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