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Floridia, servizio idrico. Il Comune cerca un gestore privato per 2 anni, FdI: “ha cambiato idea?”

"Vorremmo chiedere al sindaco se ricorda la disastrosa gestione Sai 8 e nel frattempo ricordare alle famiglie floridiane che probabilmente ci attenderanno tariffe più alte ed un servizio di riscossione coattivo più aggressivo"

“Panem et circenses… e il sindaco chiede la gestione dell’acqua privata”. Il presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Floridia Andrea Idà commenta così la scelta dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Marco Carianni di procedere all’affidamento provvisorio a priva del servizio idrico.

“Apprendiamo che nel bel mezzo dei festeggiamenti carnascialeschi, il nostro sindaco tra un selfie e l’altro, ha dimenticato di comunicare alla cittadinanza di aver richiesto, durante l’assemblea territoriale idrica della provincia di Siracusa, l’autorizzazione alla Concessione del Servizio Idrico Integrato per 2 anni, con risoluzione entro 90 giorni dalla richiesta di consegna del servizio al nuovo gestore privato – sottolineano gli esponenti di FdI -. Essendo il primo e al momento l’unico paese a compiere questo passo, vorremmo chiedere al sindaco se ricorda la disastrosa gestione Sai 8 e nel frattempo ricordare alle famiglie floridiane che probabilmente ci attenderanno tariffe più alte ed un servizio di riscossione coattivo più aggressivo (problema che attanaglierà le fasce più deboli della popolazione). Tutte problematiche che il nostro deputato regionale Tiziano Spada ben conosce visto che qualche anno fa, lui e il suo partito, si battevano contro la gestione privata Sai 8. Siamo curiosi di sapere se adesso ha cambiato idea o la pensa in maniera diversa dal suo caro amico sindaco”

Dichiarazioni che fanno il paio con le perplessità del parlamentare regionale di FdI Carlo Auteri, non contrario alla privatizzazione ma curioso di conoscere il Piano industriale: “non riesco però a concepire l’ipocrisia di un sindaco come Carianni che cede l’impianto idrico ai privati quando nella campagna elettorale si faceva la morale dicendo “non cederemo mai” – ha detto ai microfoni di SiracusaNews -. Sono d’accordo con la privatizzazione se ci sono i risultati, ma no all’ipocrisia, alla raccolta firme quando poi il sindaco sceglie da sé”.


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