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Forum delle Famiglie a Siracusa. Sorbello: “molte le famiglie indebitate”

"Il rapporto tra salari e debito è significativo, in quanto misura la sostenibilità finanziaria dei nuclei familiari, influenzata dalla capacità di risparmio, dalla stabilità occupazionale e da una propensione culturale ad indebitarsi"

“Siamo tra le province italiane più indebitate (14mo posto nazionale) ed in Sicilia condividiamo, pressoché con la stessa percentuale di popolazione con crediti attivi (68%), il “primato” con Palermo. Lo si evince da un’accurata analisi apparsa sul Sole24Ore di oggi, che evidenzia alcuni dati che devono fare riflettere tutti: il debito medio residuo delle famiglie siracusane a giugno scorso è di 22.763 euro, per la maggior parte dovuto a crediti finalizzati, cioè quelli concessi specificamente per l’acquisto di un bene o servizio (come un’auto, un elettrodomestico o un corso di formazione) e non possono essere utilizzati per altre spese. Da noi un consumatore dovrebbe quindi accantonare, per intero, “soltanto” 16,2 mensilità di stipendio, per poter cancellare il debito residuo (mutui, prestiti personali e finalizzati), sulla base di un rapporto medio che viene calcolato incrociando la retribuzione provinciale media lorda dei dipendenti siracusani (a tempo pieno, suddivisa in 13 mensilità) e l’indebitamento, come risulta dalla mappa del credito estratta dal Crif”. Sono le parole di Salvo Sorbello, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari di Siracusa.

Una provincia vulnerabile ma non troppo, la nostra, con tanti debitori e allo stesso tempo, però, con importi medi non eccessivi rispetto alla media nazionale, se pensiamo che, ad esempio, a Rimini servirebbero 30 mensilità per saldare i debiti – sottolinea – Il rapporto tra salari e debito è significativo, in quanto misura la sostenibilità finanziaria dei nuclei familiari, influenzata dalla capacità di risparmio, dalla stabilità occupazionale e da una propensione culturale ad indebitarsi. Pensiamo che dalle nostre parti, con un sistema sociale ancora solido, spesso le reti familiari svolgono un ruolo ancora determinante, riducendo in molti casi la necessità di ricorrere a finanziamenti. In ogni caso, inflazione e tassi di interesse ancora elevati non fanno dormire sonni tranquilli alle nostre famiglie in relazione alla sostenibilità finanziaria futura: una situazione di equilibrio precario quella attuale ma da salvaguardare, perché l’intera economia dipende dalla sostenibilità finanziaria dei nuclei familiari. Non dimentichiamo che le famiglie siracusane riescono a mettere da parte solo il 4,7% del proprio reddito disponibile, contro una media nazionale dell’8,3%”. 


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