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Fulmine colpisce cavo dell’alta tensione: si ferma il campo pozzi che rifornisce tutta Siracusa

Al momento non è possibile garantire né l’approvvigionamento idrico ai serbatoi comunali di Bufalaro Alto, Bufalaro Basso e Teracati, né il corretto funzionamento del ciclo depurativo dei reflui fognari, con tutte le criticità connesse a tale situazione

A causa delle avverse condizioni meteo, questa mattina, si è verificato un grave guasto elettrico che ha privato di energia elettrica l’intera area servita dalle infrastrutture per la produzione di acqua potabile (Campi pozzi S. Nicola e Dammusi) e per la depurazione dei reflui fognari (sollevamento di testa Fusco e Depuratore Canalicchio). Il disservizio è dovuto al cedimento dei cavi elettrici di alta tensione, probabilmente a seguito di un fulmine che ha colpito la linea di alimentazione delle infrastrutture. Il guasto riguarda non solo la linea principale, ma anche quella di riserva.

Di conseguenza, al momento non è possibile garantire né l’approvvigionamento idrico ai serbatoi comunali di Bufalaro Alto, Bufalaro Basso e Teracati, né il corretto funzionamento del ciclo depurativo dei reflui fognari, con tutte le criticità connesse a tale situazione.

Le squadre di Enel sono già operative, tuttavia, non essendo un problema legato alla competenza Siam, al momento non è possibile stimare i tempi di ripristino dell’energia elettrica e, di conseguenza, della regolare erogazione del servizio.

Poco dopo le 9 i tecnici Enel avevano già riparato il guasto e ripristinato l’energia elettrica. Purtroppo, dopo qualche ora, nella stessa area e sempre a causa del maltempo, si è verificato un altro guasto. Anche per questo i tecnici sono già al lavoro e contano, entro qualche ora, di ripristinare il regolare servizio elettrico.

Alle 11 i campi pozzi interessati dal guasto elettrico Enel sono tornati regolarmente in esercizio. Tuttavia, sussistono ancora dei problemi di pressione nella zona di Belvedere, poiché il livello del serbatoio di Bufalaro Alto, che, a supporto, alimenta anche l’area di Belvedere, non è sufficiente a garantire un’erogazione idrica regolare.


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