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G7 Agricoltura, Confeuro: “Sia occasione rilancio sistema fiere Meridione”

Per il presidente di Confeuro il G7 a Siracusa sarà un'occasione per trovare soluzioni sulle problematiche che attanagliano il settore primario come la crisi idrica e i cambiamenti climatici

Questo mese il settore primario vivrà un’occasione di rilancio e promozione fondamentale: il G7 Agricoltura e “Divinazione – Expo 24”, che si svolgerà dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell’isola di Ortigia, in Sicilia.

Stiamo parlando – afferma in una nota stampa Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo – di un evento di caratura mondiale, al quale prenderanno parte centinaia di stand, stakeholders e operatori in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale”. Saranno, infatti, oltre 600 gli espositori nel centro storico di Siracusa e saranno tanti i temi portanti del prossimo G7: dalla innovazione tecnologica alla cooperazione con Paesi in via di sviluppo, dalla reciprocità dei commerci alla riaffermazione del ruolo dell’agricoltura e della pesca nella produzione di cibo di qualità e nella gestione dei territori.

E sarà pure l’occasione propizia per cercare di trovare soluzioni condivise sulle problematiche che attanagliano il settore primario – prosegue – in primis crisi idrica, siccità ed effetti del cambiamento climatico e sul ruolo del sistema fieristico del Meridione”.

Quest’ultimo, a giudizio di Confeuro, rappresenta un volano imprescindibile per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti e l’accesso al mercato delle pmi del settore primario, “ma ad oggi – ancora Tiso -, a parte qualche grande evento, come quello di Ortigia, nel Sud Italia risulta in grande crisi. Per questa ragione, il governo italiano deve avere il coraggio di investire in modo strutturato nel sistema fiere del Meridione e nel suo tessuto produttivo, composto da tante piccole e media imprese: valorizzare e promuovere le fiere può realmente rendere il sud Italia una finestra privilegiata del Made in Italy nel mondo. Come? Ad esempio, attraverso strategie pragmatiche e ambiziose che puntino su innovazione tecnologica, diversificazione dell’offerta, collaborazioni e partnership, promozione internazionale, e sostenibilità ambientale. Implementando queste strategie in modo sinergico, il nostro sistema fieristico potrebbe davvero riguadagnare slancio e rilanciare la sua posizione come protagonista nel panorama globale. In tal senso – conclude – ci auguriamo che il G7 in Sicilia rappresenti simbolicamente questa improcrastinabile inversione di rotta”.


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