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Gianni Morandi annuncia: “sarò a Siracusa per un concerto al teatro Greco”. Ma l’organizzatore frena: “il Parco rilasci la concessione, o dica di no”

Rapisarda si rivolge al direttore Mamo: "firmi le concessioni entro 10 giorni oppure rifiuti. Ma deve farci sapere quali sono le sue intenzioni. Ho altri 3 artisti pronti"

“Siccome devo andare in Sicilia a fare delle serate, Taormina, Siracusa, la Valle dei Templi. Mi potresti dare una mano per avvicinarmi ai siciliani?”. È la richiesta di Gianni Morandi a Fiorello qualche giorno fa durante il programma mattutino dello showman “Viva Rai2”. Ed è così che viene lanciato un altro nome nella ricca stagione concertistica che seguirà le rappresentazioni classiche.

Ma l’imprenditore Giuseppe Rapisarda, organizzatore di questo e altri eventi, frena e si rivolge al direttore del Parco Archeologico Antonello Mamo: “firmi le concessioni entro 10 giorni oppure rifiuti. Ma deve farci sapere quali sono le sue intenzioni. Perché è questo il nocciolo della questione: Regione, Soprintendenza e Inda hanno detto che i concerti si possono fare, lui non firma”. Ad oggi sono nove gli artisti (alcuni hanno organizzato alcune repliche) che si esibiranno nel gioiello del parco archeologico della Neapolis: Biagio Antonacci il 10 luglio, Carmen Consoli il 15 luglio; Negramaro il 19, 21 e 22 luglio; Zucchero il 28, 29 e 30 luglio; Max Gazzé e The Brass Group il 3 agosto; Venditti e De Gregori il 24 agosto, Massimo Ranieri il 25 agosto. La Regione Siciliana ha dato parere favorevole e si attendono le date per Il Volo e Giorgia. E ad agosto dovrebbe esserci pure Morandi, ma come detto Rapisarda non vuole sbilanciari.

“Mi ritrovo con una burocrazia che non risponde – evidenzia – Morandi è felicissimo, si ricorda del concerto di 20 anni fa con Dalla, al teatro Greco, ma io rispetto ai miei colleghi non rischio di andare in vendita senza concessione in mano. Ho fatto richieste anche per altri 3 artisti, ma non ho ricevuto risposte ufficiali e mi hanno riferito ufficiosamente che gli spettacoli saranno al massimo 14. E non riesco a capire il numero da dove venga preso”. Le polemiche sui concerti estivi al Teatro Greco, come deciso dalla commissione Anfiteatro Sicilia, potrebbero quindi aver causato alcuni dietrofront.

“Non possono esserci due menti e due cervelli che vanno in maniera opposta o diventa un cortocircuito e io ho paura a lanciare un artista, anche se la percentuale che non si faccia è risicata – conclude -. Per il resto sono problemi interni che non mi riguardano, a me devono dire se si fa e in caso mi devono dare una concessione. Finora mi è stato detto di sì e poi non si è proceduto. Non mi sembra una situazione idilliaca, eppure teoricamente io potrei presentare oggi anche altri evento che dovrebbero essere valutati, considerato che c’è ancora un bando aperto dalla Regione, senza limiti di date, tempo né tipologie di eventi. Quindi da un lato il bando aperto, dall’altra il parco che immagina un limite ma senza alcun criterio logico”.


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