Giornate di pioggia: benedizione celestiale essendo l’acqua la vita per il mondo animale e vegetale.
Una particolarità degli acquazzoni è che quando finiscono, oltre a veder tutto più pulito – lavato dalla pioggia per intenderci – escono, non si sa perché, anche le lumache.
Molluschi viscidi e bavosi, con la casetta sul dorso, che fanno la gioia di tanti appassionati di cucina. Le lumache infatti sono molto apprezzate sulla tavola. Oltralpe addirittura “les escargots” fanno parte dell’alta cucina, quella raffinata de ristoranti.
Tornando a noi ed alla tradizione contadina che ancora ci contraddistingue. Non è insolito vedere, dopo un acquazzone, ambulanti che vendono le lumache agli angoli delle strade o dei mercati. Un’occasione “caduta dal cielo” per guadagnare qualche euro extra, di quelli non messi nel conto.
Una bizzarra analogia, anche se l’acqua è l’unico elemento di denominatore comune, è che quando piove, mentre le lumache si affrettano ad uscire (non si sa da dove), a venire allo scoperto per essere catturate e finire in pentola, dal nulla, come per incanto, compaiono nelle strade i venditori di ombrelli.
Basta un acquazzone e loro sono lì, gli ambulanti con ombrelli in vendita per venire incontro agli imprevidenti che sono usciti di casa senza parapioggia.
Forse non tutti si sono accorti che sono gli stessi che la sera girano per i locali di ortigia vendendo le rose per una serata romantica. Potrebbe essere un ottimo esempio di lavoro flessibile: bel tempo escono con le rose ma in caso di pioggia escono gli ombrelli.
Alla modesta cifra di cinque euro puoi acquistare un ombrello che ti salva vestiti e salute e che puoi conservare per altra occasione.
Non si sa da dove vengono (come le lumache) e dove scompariranno passata la pioggia, ma ciò che è certo che hanno una grossa sensibilità metereologica ed una prontezza ad intervenire come fossero un servizio sociale.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni