L’anno scorso ben 481 miliardi di euro sono stati pagati con carta di credito, con un incremento dell’8,5% rispetto all’anno precedente, pari al 43% dei consumi.
Un sorpasso inevitabile, storico e per certi versi anche di buon auspicio per consumi e sicurezza. Sono alcuni risultati emersi dalla ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.
La crescita dei pagamenti digitali è dovuta da un lato alla maggior disponibilità ad accettarli. A fine 2024 il numero di Pos in Italia ha toccato i 3,5 milioni e, secondo una rilevazione Ipsos, il 53,5% dei commercianti dice oggi di preferire le carte rispetto ad altri strumenti di pagamento. Dall’altro, l’aumento delle transazioni senza contante è frutto anche dell’ampio ventaglio di soluzioni offerto ai consumatori da banche, intermediari e fintech.
Un aiuto arriva anche dalle tecnologie e dai nuovi dispositivi indomabili. Nel 2024 i pagamenti attraverso smartphone sono aumentati del 53% a 56,7 miliardi, pari al 12% del totale transato con mezzi digitali. Più in generale, ormai nove pagamenti su dieci in negozio avvengono in modalità contactless. In forte crescita, infine, anche il Buy Now Pay Later, strumento a metà fra il pagamento e il credito, che consente di versare il prezzo di un bene o un servizio in più rate mensili a tasso zero.
Maggiori transazioni attraverso il digitale ha anche un vantaggi immediato per i commercianti, come sottolineato nella nostra intervista da Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments: “Un ribaltone nel costume e nel comportamento degli italiani con benefici diretti per i negozi: meno banconote significa minori errori nei movimenti di cassa; meno evasione fiscale e più sicurezza per i commercianti che subiscono meno rapine”.
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