Cultura da secoli, storia di civiltà avvicendate che hanno reso noto il territorio aretuseo in tutto il mondo e che lo hanno impreziosito. Uno scrigno della Sicilia Orientale, degno di essere Patrimonio dell’Unesco, anche per la miriade di “pezzi” di un’arte passata ma inimitabile.
Arte che si rinnova e che vuole accostare ai grandi colossi storici, le nuove genialità creative, perché il patrimonio aretuseo si arricchisca nel tempo, contando non solo su ciò che è stato “ieri”, ma anche su un un’illuminante “oggi”.
“Riconoscere la vitalità dell’arte emergente, esprimerne le energie attive, l’attitudine alla creatività e all’innovazione – commenta la dott.sa Giorgia Romano -. Questo occorre fare attraverso il sostegno conferito alla cultura del presente e all’arte contemporanea in particolare in quanto filtro privilegiato della sensibilità e delle istanze fondamentali dei nostri giorni.
La mostra dal titolo “I segni del contemporaneo” fa parte integrante di un ambizioso progetto atto a sostenere e valorizzare l’attività artistica che si svolge nella nostra area, mettendo in comune energie e risorse.
Nasce dalla consapevolezza che la valorizzazione e promozione dell’arte contemporanea ha e può avere un ruolo importante nella qualificazione della città di Siracusa e nel restituire senso di appartenenza ai suoi abitanti e che solo attraverso il sostegno della cultura del presente e la sua primaria considerazione ci si può proiettare nel futuro e nel mondo.”
La mostra, realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Michelangelo Castello”, avrà luogo sabato, 15 novembre alle ore 18:30 presso la sede dell’INA Forum ASSITALIA, viale Teracati 46.
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