“I territori subiscono in prima battuta non solo l’impatto ambientale ma la ricaduta sociale. Nelle nostre zone si lavoro e spesso ci si ammala i nostri territori da anni attendono bonifiche, investimenti e riconversioni (un esempio per tutti la rada di Augusta) le preoccupazioni dei cittadini devono trovare risposte e la nostra esclusione dai tavoli, dove si dovrebbe concertare il futuro della nostra Sicilia orientale, ci impedisce di svolgere appieno il nostro incarico – spiegano – In questo mancato invito non vogliamo leggere dolo ma forse una mera dimenticanza a cui si può ancora porre rimedi. Ci preoccupa la non applicazione della Golden Power, l’incertezza sul futuro degli IAS, i finanziamenti periziali per la decarbonizzazione di Sonatrac e Sasol che espone le aziende e le rende non competitive nel panorama mondiale a causa delle conseguenti sanzioni per le emissioni nei limiti della CO2 in atmosfera. Siamo componenti del gruppo istruttorio per il rilascio delle AIA e siamo i primi in difesa dei lavoratori che, prima di essere tali, sono i nostri cittadini”. I sindaci di Siracusa (Francesco Italia), Melilli (Giuseppe Carta), Augusta (Giuseppe Di Mare) e Priolo (Pippo Gianni) sono arrabbiati e delusi per non essere stati invitati a partecipare ai tavoli tecnici convocati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e fanno sentire la propria voce con una lettera al ministro Adolfo Urso.
Il 21 novembre si è parlato dell’ Ias, il 3 dicembre si parlerà di Versalis e il 5 dicembre dell’Industria della Chimica. Tre appuntamenti importanti a cui i sindaci non sono stati chiamati a partecipare. Una dimenticanza a cui chiedono di porre rimedio. Ecco la lettera integrale:
“Con comunicato stampa del 14 novembre 2024, pubblicato sul proprio Sito Istituzionale, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy annunciava la convocazione di tre tavoli tecnici sul “futuro dell’area industriale di Priolo”, aventi tutti “l’obiettivo di salvaguardare e rilanciare l’industria della chimica italiana, settore strategico per il sistema industriale del Paese”. Detto comunicato, amplificato giustamente da tutti gli organi di stampa nazionali e soprattutto locali attesa importanza e autorevolezza dei tavoli, informava altresì della cadenza temporale degli incontri programmati ed i relativi temi da trattare con le parti sociali e gli attori protagonisti del territorio: il 21 novembre 2024 tavolo sul depuratore I.A.S., il 3 dicembre 2024 sul piano di riconversione industriale presentato da VERSALIS ed infine il 5 dicembre 2024 sull’Industria della Chimica.
Tale annuncio, molto apprezzato dagli scriventi Sindaci, lasciava ben sperare, incuteva fiducia e veniva interpretato – unanimamente – quale segnale tangibile e concreto dell’interesse del Governo Nazionale su un territorio che vive da anni ormai una grave crisi economica/sociale e che ospita da circa 80 anni il più grande polo industriale d’Europa, convivendo (in certi casi pure subendo) le problematiche ambientali connesse. Appare pleonastico evidenziare che gli scriventi Sindaci hanno da sempre affrontato tali problematiche non solo con un approccio costruttivo ma anche principalmente con equilibrio e responsabilità istituzionale, ben consapevoli che bisogna coniugare tutela della salute dei cittadini, salvaguardia dei livelli occupazionali e produttività del settore industriale strategico per il Paese.
Per mero scrupolo, con particolare riguardo al “Tavolo I.A.S.” tenutosi in data 21.11. u.s., si fa rilevare che il Comune di Priolo Gargallo e quello di Melilli conferiscono i reflui urbani proprio nell’impianto biologico consortile oggetto delle vicende giudiziarie, alle cui sorti nel prossimo futuro sono ovviamente e ragionevolmente interessati. L’ottimismo posto sulla Sua autorevole iniziativa ministeriale, purtroppo, rischia seriamente di dissolversi a causa della mancata convocazione ai tavoli tecnici suddetti dei rappresentati del territorio e in particolare dei Sindaci dei Comuni che ospitano i colossi industriali.
Tale scelta ministeriale appare agli scriventi non solo ingiustificata ma costituisce addirittura un “vulnus” che mina alla base quel percorso di condivisione istituzionale necessario per rilanciare effettivamente il sito industriale Augusta/Melilli/Priolo Gargallo/Siracusa. L’esclusione dei Sindaci dai tavoli tecnici sopra citati presieduti dalla S.V. rappresenta sicuramente uno sgarbo istituzionale ma, ancor di più, una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini di Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa ed una mortificazione per l’intero territorio.
Pur non avendo potuto celare il nostro disappunto in ordine alla gestione del tavolo su Ias, il forte senso delle Istituzioni che caratterizza il Nostro operato ci impone – ancora oggi – di rappresentarLe piena collaborazione nell’interesse del Paese”.
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