Sono stati illustrati nei giorni scorsi, nella sede della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, n.d.r.) di Siracusa, i nuovi bandi riguardanti il comparto artigianale destinati alle imprese del Comune capoluogo. All’incontro erano presenti il responsabile regionale per gli incentivi alle imprese, Gianpaolo Miceli, ed il presidente comunale di CNA, Gianluca Bottaro.
Sono due le linee d’intervento previste, che riguardano agevolazioni a fondo perduto per investimenti in attrezzature fino a 50.000 euro, secondo la procedura c. d. a sportello (praticamente ad esaurimento fondi); e per investimenti più complessi, fino 2 milioni di euro. In particolare quest’ultima misura, da una verifica effettuata, risulta quella più attesa dalla quasi totalità delle imprese, che intendono innovare e sviluppare le loro attività. L’unico problema, secondo quanto riferisce lo stesso CNA, riguarda però il fatto che le medesime misure saranno riferite a settori produttivi limitati, frutto della dissennata scelta di chi ha voluto inserire, nella stesura del PO FESR 2007/2013, quale elemento di accessibilità ai fondi, la rappresentatività all’interno dei distretti produttivi riconosciuti dalla Regione Siciliana.
«In buona sostanza – riferisce Gianpaolo Miceli – potranno partecipare ai bandi solo quelle imprese che hanno un “apprezzabile grado di concentrazione” nei distretti produttivi. Va chiarito che la Regione Siciliana ha riconosciuto 23 distretti produttivi di vari settori che, di fatto, non rappresentano fedelmente il tessuto produttivo siciliano. Questo aspetto rischia veramente di minare la bontà delle misure di prossima attivazione. Per favorire invece una distribuzione di risorse immediatamente spendibili va dato atto che l’assessorato in questione, anche su nostro suggerimento, ha previsto un bando parallelo destinato a tutte le imprese artigiane per piccoli investimenti in attrezzatura fino a 50 mila euro con contributo del 50% a fondo perduto senza attribuzione di punteggi ma a sportello, ovvero ad esaurimento fondi. A ciò si aggiunga – continua Miceli – l’altro provvedimento per le imprese che è il credito d’imposta. Una opportunità attesa da tantissimo tempo e che, visto il testo approvato all’ARS, potrà essere destinato, in provincia di Siracusa, ad appena l’8,4% delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, alla data del 30/09/2009».
Anche di questo provvedimento, secondo quanto emerso nel corso dell’incontro, non potranno godere tutte le aziende, in quanto, dal numero di imprese iscritte e dai settori ammissibili, è risultato che ad essere tagliati fuori sono il commercio, l’artigianato di servizio, le costruzioni e gli impianti.
«Per questo ci chiediamo – conclude Gianpaolo Miceli – che senso ha mettere tra i beneficiari le industrie aereo-spaziali e non chi istalla impianti fotovoltaici? Ha senso escludere di fatto la spina dorsale dell’imprenditoria non solo siracusana ma siciliana?».
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