Esattamente 19 anni dopo essersi diplomata, il 7 luglio 2001, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina è tornata nel suo liceo. Una visita istituzionale, quella di oggi al Liceo Leonardo Da Vinci di Floridia, che da subito si è trasformata in un viaggio fra i ricordi e le emozioni. A cominciare dall’incontro con l’ex insegnante di Storia a Filosofia, che “mi ha cambiato la vita” ha detto il ministro, e con la signora Lucia, collaboratrice scolastica storica, che era un po’ la mamma di tutti, e “si prendeva cura di noi”, per poi varcare la soglia della scuola e ripercorrere quei corridoi che fra il 1996 e il 2001 hanno incorniciato le sue giornate.
Il tour fra le aule e i laboratori si è concluso nella sua amata biblioteca da cui prendeva in prestito i libri che avrebbe letto durante le vacanze estive; quindi la sosta in aula magna.
“Ai tempi in cui andavo a scuola non avevo il computer. E in quel periodo i miei genitori mi posero di fronte a una scelta: i festeggiamenti per il mio diciottesimo compleanno che erano molto costosi o il computer. Io scelsi un pc – ha raccontato -. E grazie al computer è stata possibile l’opzione della didattica a distanza che ha funzionato meglio nelle scuole secondarie di secondo grado e nessuno è stato abbandonato. I docenti sono stati a loro fianco. È un’esperienza che è andata bene al punto che gli studenti delle superiori mi hanno chiesto di lasciarla nelle linee guida. E così sarà, ma solo per le scuole secondarie di secondo grado e in modo complementare alla didattica in presenza perché noi vogliamo riportare tutti in classe”.
E per garantire a tutti l’accesso all’istruzione, soprattutto in Sicilia dove si registrano percentuali assai elevate di dispersione scolastica, proprio ieri ha bandito un Pon da 236 milioni di euro (con un limite massimo per le scuole secondarie di secondo grado di 120mila euro) per l’acquisto di libri, zaini e dispositivi elettronici per le famiglie meno abbienti.
“Io devo tutto a questa scuola e adesso, da ministro, restituisco alla scuola italiana”.
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