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Il PD di Siracusa nel caos: tra proclamazioni, ricorsi e accuse reciproche

Voto online valido o no? Il PD cittadino si spacca e il congresso diventa il nuovo terreno di scontro

Renata Giunta, Alessandro Dierna e Niccolò Monterosso nella sede del Pd

In casa Pd tutto si può dire meno che i panni sporchi si stiano lavando in casa. Anzi. Perchè dopo le votazioni per la segreteria cittadina, l’elezione di Alessandro Dierna (non ancora proclamato) e il ricorso di Bruno Marziano accolto (ma non ancora notificato), le due anime che hanno alimentato questa campagna elettorale tutta interna al partito sono in grande fibrillazione. Oggi pomeriggio, infatti, la componente che ha sostenuto la candidatura di Dierna ha voluto convocare una conferenza stampa per fornire una propria versione dei fatti in merito al congresso cittadino. Oltre a Dierna erano presenti la presidente del Pd di Siracusa, Renata Giunta e il segretario provinciale dei Giovani Democratici, Niccolò Monterosso.

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Pd

Come ormai noto tutto verte intorno all’utilizzo della votazione online, ritenuta valida (almeno per il momento) in occasione delle votazioni per la segreteria provinciale, e “impugnata” in occasione del recente voto per la segreteria del capoluogo. Ma il voto online, secondo quanto riferito oggi nella sede del Pd, sarebbe stato utilizzato anche per le votazioni negli altri circoli provinciali, il che, a onor di logica, potrebbe portare a un annullamento a catena di tutte le votazioni (se impugnate).

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Dopo l’elezione di Dierna

Dierna ha ribadito con fermezza la sua posizione: si considera ancora il Segretario Comunale eletto, nonostante la proclamazione ufficiale non sia ancora avvenuta. E questo perchè al momento non ha avuto alcun atto formale che dica il contrario ma ha semplicemente letto di uno scambio di mail (come tra due cari amici ha chiosato) tra Bruno Marziano, proponente del ricorso, e l’onorevole Stumpo, responsabile della commissione regionale  Congresso. Dierna ha anche definito il ricorso “un affronto” ai principi democratici e partecipativi del partito, dichiarando che si sarebbe aspettato un atteggiamento più costruttivo da chi inizialmente ha condiviso le regole (tant’è che anche il senatore Antonio Nicita, sostenitore dell’altra candidatura, quella di Maria Grazia Ficara, ha beneficiato e ha utilizzato il voto online), salvo poi chiedere l’annullamento una volta scoperto di aver perso le elezioni. E che lui a parti invertite non si sarebbe mai comportato in questo modo.

Renata Giunta ha richiamato l’attenzione sull’importanza di un PD plurale, capace di accogliere tutte le componenti sociali, e ha invitato alla ricerca di una sintesi tra le diverse anime del partito, sostenendo che le due mozioni in campo non siano realmente in conflitto. Ha anche criticato la gestione del congresso, il cui anticipo avrebbe ostacolato la presentazione di candidature alternative.

Niccolò Monterosso ha rivendicato il ruolo attivo dei giovani democratici nel partito, sottolineando che, dopo essere stati finalmente inclusi nel dibattito politico, la loro voce è stata rimossa per calcoli di opportunità politica. Ha chiesto che i giovani non siano solo strumenti di rappresentanza, ma soggetti politici pienamente riconosciuti, portatori di contenuti, partecipazione e – soprattutto – onestà.

Tutte accuse che Bruno Marziano, ex deputato regionale, proponente del ricorso e “grande vecchio” del Pd, rigetta al mittente. “Leggo ed ascolto di autoproclamazione alla carica di segretario cittadino del PD di Siracusa – l’affondo di Marziano -. Ciò in spregio della decisione del commissario per il congresso regionale del partito che ha annullato il voto on-line perché non previsto da nessuno dei regolamenti congressuali. Pertanto a Siracusa non è stato eletto alcun segretario cittadino e chi si autoproclama tale sicuramente lo fa in disprezzo delle regole che stanno alla base della vita del Partito. E che sono state certificate con un atto formale da parte del commissario On.le Nico Stumpo.”

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Ancora spaccature nel partito

Poi la stoccata finale: “pensavo di non procedere alla richiesta di attribuzione dei due voti annullati alla candidata Ficara che, se attribuiti, la farebbero eleggere  senza ulteriori passaggi nel ruolo di segretaria cittadina. Adesso non lo escludo più“.


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