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Il sindaco di Melilli la “Carta” giusta per battere Cutrufo, la “pazza idea” che stuzzica il Pd

Un primo approccio c'era già stato un anno fa, ma adesso sembra che una parte del partito voglia fortemente candidare il sindaco di Melilli per le prossime elezioni regionali

Se un anno fa poteva sembrare una suggestione, oggi appare essere molto di più. Giuseppe Carta, sindaco di Melilli fresco di conferma alla guida della piccola comunità industriale potrebbe essere un candidato alle prossime elezioni regionali (fin qui nulla di nuovo) in quota Pd. Un improvviso ritorno di fiamma che sembra essersi acceso nelle ultime settimane dopo il corteggiamento di un anno fa targato Bruno Marziano.

Ma oggi, oltre al vecchio leone dei democratici la possibilità di poter schierare Carta – che sembrava più vicino a una candidatura in Forza Italia – tra le proprie fila inizia a prendere piede e a trovare proseliti in più aree del partito. Il Pd com’è noto è un partito di lotta (interna) e di Governo (a ogni costo) e proprio per questo sembra aver trovato nel sindaco di Melilli l’uomo giusto per poter avere una lista forte in provincia – fondamentale se alle primarie del Csx vincerà e sarà candidata alla presidenza della Regione, Caterina Chinnici – ma soprattutto è stato individuato come uomo perfetto per concorrere (e nella speranza di chi lo sta corteggiando, battere) alla candidatura di Gaetano Cutrufo.

Che al momento sembra l’uomo forte della lista. Un po’ come nel calciomercato le trattative sono riprese da poco e l’intesa sembra ancora distante, ma sia a destra, sia a sinistra, soprattutto dopo la composizione della nuova Giunta da parte di Carta, sembra che ci siano elementi (o forse sarebbe meglio dire nomine) che lascerebbero intendere una non troppo complicata fumata bianca. Ma se così dovesse essere appare certo che non mancherebbero possibili ripercussioni, perché a oggi il Pd ha già “completato” le tre caselle riservate agli uomini con le candidature di Gaetano Cutrufo, il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio e il giovane di belle speranze, Tiziano Spada.

Uno dei tre, o più probabilmente uno degli ultimi due, rischia il posto. E dentro il Pd – sempre ricco di fibrillazioni e senza un segretario provinciale – questa “Carta” può rischiare letteralmente di far saltare il banco”


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