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In provincia di Siracusa nel biennio 2019-2020 quasi due morti al mese a causa di incidenti stradali

Pietro Romano, presidente ACI di Siracusa: "Con il progetto “Tutti in pista!” uniamo sport, sicurezza stradale e inclusione sociale"

La campagna per la sicurezza stradale #rispettiamoci – promossa da Aci durante il Giro d’Italia, per indirizzare verso i corretti comportamenti di guida, specie quando gli automobilisti incontrano chi pedala o i pedoni – giunge alla sua quarta edizione. Quest’anno sono previsti uno spot tutorial sulla sicurezza, durante la diretta del Giro d’Italia, e la raccolta di testimonianze nelle sedi di partenza e arrivo di tappa da parte di opinion leader, ciclisti professionisti e leggende del ciclismo nazionale che verranno postate sul portale ufficiale del Giro (https://www.giroditalia.it/). Al contempo, la diffusione è assicurata dai canali web (http:// www.aci.it/) e social di ACI, oltre che da una newsroom per informare i media locali sui numeri degli incidenti nei Comuni e nelle Aree Metropolitane che in questi anni ha sensibilizzato gli automobilisti e i ciclisti sulle regole da rispettare.

I numeri degli incidenti stradali invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni e della micro-mobilità in costante crescita. I dati a disposizione riguardano il 2019, anno oramai definito pre-pandemico, e il 2020, l’anno della pandemia da Covid-19, in cui si è registrata una forte diminuzione del traffico e degli spostamenti, dovuti al lockdown totale e parziale. Nella loro differenza di parametri il 2019, il 2020 e il 2021 (seppur non ancora pienamente elaborato statisticamente) rappresentano un focus interessante per porre le basi per una maggiore prevenzione degli incidenti. Nel 2019 abbiamo assistito a un leggero incremento nelle percorrenze medie annue, con un aumento del 5,6% rispetto al 2018. La vendita di biciclette e di e-bike nel 2019 è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla diffusione proprio delle e-bike, da sole cresciute del 13% (passando da 173mila a 195mila pezzi venduti, con 1,713 milioni di unità in totale). Aumenta anche l’uso di altre forme di micromobilità elettrica, in particolare i monopattini (+100.000 in uso in Italia), che ai fini della circolazione stradale sono stati equiparati alle biciclette (legge 160 del 27 dicembre 2019). Tutto questo però è stato inaspettatamente ed improvvisamente superato nel 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid-19 che ha letteralmente stravolto le abitudini di tutti, con forti ripercussioni sulla mobilità che continueranno a protrarsi nel prossimo futuro.

Si assiste ad una forte ascesa della bicicletta come mezzo di trasporto: nel 2020 le vendite hanno raggiunto più di 2.000.000 di pezzi, con un aumento del 17% rispetto al 2019, mentre le vendite di e-bike sono aumentate addirittura del 44%. Tra i motivi dell’incremento gli incentivi governativi all’acquisto delle bici, ma anche la “necessità di distanziamento” e la “paura di assembramenti sui mezzi pubblici” dovuti alla pandemia. A ciò si aggiunga l’impressionante numero di monopattini elettrici venduti nel 2020: 125.000 (+140%) solo nei primi sette mesi dell’anno. La ricerca condotta da Isfort mostra come nel periodo post-lockdown (18 maggio-15 ottobre) sia aumentata la quota di mobilità dolce (popolazione che si sposta a piedi, in bicicletta o in monopattino: +11%) a discapito di tutti i mezzi motorizzati, ma soprattutto del Trasporto Pubblico Locale. In questo contesto, in cui la mobilità ha subito una battuta d’arresto come mai si era verificato prima, un ritorno positivo è sicuramente dato dalla diminuzione di incidenti stradali, dovuta alla minore esposizione al rischio. La prima metà del 2021 evidenzia il recupero della quota modale dell’auto, ormai ai livelli pre- Covid, rispetto alla mobilità dolce, in riassestamento dopo la grande crescita del 2020.

Anche dal mercato provengono gli stessi segnali: dopo un boom di vendite di biciclette nel 2020, il mercato complessivo nel 2021 ha segnato una flessione del 2%, pur essendo aumentate le vendite di e-bike. Per quanto riguarda l’incidentalità, da un’analisi sui dati della Polizia Locale dei grandi Comuni disponibili, si registrano valori pressoché stabili rispetto al 2020 o al più in lieve aumento, soprattutto nell’ultimo trimestre. L’aumento delle velocità durante, inoltre, la pandemia è stato registrato in tutti i principali Paesi europei. Da considerare anche l’aumento delle sanzioni elevate ai ciclisti, in relazione al maggior uso di questo mezzo.

Nella Provincia di Siracusa nel 2019 si sono registrati 941 incidenti stradali con vittime o feriti gravi, scesi a 723 nel 2020, quando però il numero di deceduti è rimasto pressoché analogo: 20 rispetto ai 21 di dodici mesi prima. Sulle strade urbane si verifica il maggior numero di incidenti, anche se gli episodi mortali fuori dai centri abitati (10) sono il doppio di quelli in città (5): interessata, in particolar modo di notte, la fascia d’età dai 18 ai 29 anni, mentre oltre un decesso su tre avviene nel fine settimana. E i dati più preoccupanti vengono registrati nei mesi estivi, tra giugno e agosto soprattutto. I ciclisti feriti nel 2019 sono stati 33, scesi a 26 ma con un morto nel 2020, determinando un’incidenza del 4% (tra morti e feriti) sul numero complessivo degli incidenti, dato che sale al 20% se si considerano invece i pedoni (6 deceduti e 114 feriti nel biennio 2019-2020). Fonte ACI-Istat

Siamo da sempre attivi nell’impegno sportivo come in quello istituzionale e sociale – ha dichiarato Pietro Romano, presidente dell’Automobile Club di Siracusa -. Oltre a promuovere la diffusione della sicurezza stradale all’interno delle scuole locali, da qualche anno a questa parte l’Ente ha sviluppato una bella iniziativa, il cui scopo è quello di coniugare sport, sicurezza stradale ed inclusione sociale, con un’attenzione nei confronti dell’utenza debole e, in particolare, dei ragazzi con disabilità. Il progetto “Tutti in pista!”, nato come iniziativa a corredo della principale manifestazione sportiva Coppa Val d’Anapo Sortino, si prefigge, infatti, di favorire l’apprendimento delle basilari norme in materia di sicurezza stradale con riferimento alle dinamiche tipiche delle competizioni sportive e prevede, al tempo stesso, la possibilità di partecipare alla manifestazione in un’area appositamente dedicata alle persone con disabilità. L’attività si conclude con una dimostrazione pratica: un numero selezionato di partecipanti ha la possibilità di percorrere, in qualità di passeggero, il circuito di gara. L’iniziativa vede il coinvolgimento dei Comuni che la ospitano, ad oggi il Comune di Sortino e quello di Melilli, e dell’ASP locale che propone, nello stesso contesto, un’attività specifica sulla guida in stato di ebbrezza dedicata alle scolaresche. Constatato il successo dell’iniziativa, che vanta oramai una propria identità, l’Automobile Club di Siracusa si propone di continuare a replicarla in futuro, anche all’interno di altre manifestazioni”.

 


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