Con la nota che di seguito pubblichiamo Confindustria Siracusa interviene sull’episodio accaduto ieri alla zona industriale:
“In merito al principio d’incendio sviluppatosi ieri presso il parco stoccaggi SG10 della ISAB Nord e a seguito delle relative prese di posizione, Confindustria Siracusa, pur condividendo il sentimento di diffusa preoccupazione della popolazione, dovuto alla spettacolarità del fenomeno visibile ben oltre il luogo dell’accadimento ed in special modo nei momenti iniziali in cui non si aveva ancora una specifica conoscenza dell’accaduto, rileva come il fatto non è da attribuire a mancati interventi di manutenzione ma ad un mero incidente stradale.
La sicurezza dell’area industriale siracusana è sempre in linea con la tipologia delle lavorazioni che si svolgono e lo dimostra la rapidità e la concretezza degli interventi, non solo degli organi interni alla raffineria, ma anche degli organismi esterni a ciò preposti. Tale rapidità, efficienza e concretezza è stata, tra l’altro, confermata nell’ambito della riunione plenaria in Prefettura cui hanno partecipato tutti i soggetti Istituzionali, tecnici ed industriali direttamente coinvolti.
L’evento è stato inoltre tempestivamente e approfonditamente discusso fra tutte le amministrazioni ed istituzioni coinvolte poche ore dopo l’accaduto, confermando un processo virtuoso avviato nella provincia e teso, attraverso un’analisi oggettiva di tali situazione, all’adozione immediata di eventuali provvedimenti organizzativi o strutturali migliorativi.
Generare dubbi generalisti sull’adozione di corrette tecniche ed attività all’interno delle fabbriche in mancanza di specifiche conoscenze della materia e dei fatti contingenti non aiuta ad una serena convivenza tra popolazione ed attività produttive, che operano sempre nel più rigido rispetto delle norme di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente. Un uso politico di un evento del genere ed il cortocircuito “strumentale” creato tra questo incidente (più di tipo stradale che industriale), la manutenzione e la sicurezza nei siti industriali, e guarda caso la sospensione dell’iter di autorizzazione del rigassificatore è quanto meno arbitrario se non addirittura irresponsabile.
Malgrado la grave situazione economica nella quale versa il nostro paese, la provincia di Siracusa è titolale di diversi interventi di sviluppo industriale, infrastrutturale, edilizio e turistico che possono potenzialmente costituire un elemento di importanza rilevante per attenuare l’impatto sociale dell’attuale crisi economica. La politica del “NO, senza se e e senza ma” a qualunque iniziativa non è più accettabile mentre di grande utilità sociale ed importanza economica sarebbe la capacità di assumersi responsabilmente l’onere di REALIZZARE tutti questi progetti piuttosto che di BLOCCARLI.
Relativamente, poi, alle direttive europee sulla valutazione di impatto ambientale del rigassificatore di Ionio Gas, è di qualche giorno fa la risposta del Commissario europeo dell’ambiente all’interrogazione dell’eurodeputato Borsellino che esclude l’incompletezza dell’intera documentazione già approvata dal competente Ministero dell’Ambiente italiano e che dunque non sussistono motivi da parte del Parlamento europeo di ulteriori rilievi da opporre alla costruzione del rigassificatore.
Confindustria confida nel buon senso e nella serenità di giudizio di tutti, per creare un ambiente sereno ed un rapporto accettabile tra istituzioni, popolazioni e realtà produttive dell’area industriale siracusana”.
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