Può il ritorno degli astronauti americani dell’Apollo 11 sulla Terra, dopo lo storico sbarco sulla Luna, riguardare i dazi doganali? Certamente, e questa particolare vicenda è stata ricordata dal Dottor Saverio Bozzanca, Dirigente delle Dogane di Verona, Genova, Torino, Treviso e attualmente di Venezia, durante un incontro con i soci del Rotary Club di Siracusa.
Il dottor Bozzanca, rotariano del Club Venezia Mestre, ma siracusanissimo, ha illustrato il funzionamento delle dogane in città di frontiera come Venezia e Genova, evidenziando le problematiche legate al controllo delle merci provenienti dai mercati extraeuropei, o anche da porti come quello del Pireo ad Atene, ormai proprietà della Cina, per cui si pone il dilemma di quanto le merci provenienti da Atene possano considerarsi appieno europee. Questi traffici, se da un lato devono essere rapidi per non ostacolare il commercio, dall’altro necessitano di controlli rigorosi per tutelare la salute pubblica, proteggere i marchi, preservare il patrimonio artistico e ambientale e contrastare la contraffazione.
La storia della missione Apollo 11 è nota a tutti: il 20 luglio 1969, gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin furono i primi uomini a camminare sulla Luna, mentre Michael Collins restava in orbita nel modulo di comando. Dopo il loro rientro sulla Terra il 24 luglio, una curiosa procedura burocratica li attendeva: come ogni altro viaggiatore internazionale, gli astronauti dovettero compilare una dichiarazione doganale ufficiale degli Stati Uniti.
Nel documento, i tre esploratori spaziali dichiararono di aver viaggiato dalla Luna e di trasportare a bordo “rocce lunari e campioni di polvere lunare”. Ovviamente, non venne imposto alcun dazio su questi materiali, ma l’episodio rappresenta un perfetto esempio di come le leggi doganali possano teoricamente applicarsi anche a viaggi fuori dal nostro pianeta.
Tornando a questioni più terrestri, Bozzanca ha illustrato le sfide quotidiane delle dogane italiane, soprattutto nei porti strategici come Venezia e Genova. L’importazione di merci da Paesi extraeuropei comporta un costante lavoro di monitoraggio per evitare l’ingresso di prodotti pericolosi, falsificati o dannosi per l’ambiente.
Un settore particolarmente colpito dalla contraffazione è quello della moda, e qui il dottor Bozzanca ha ricevuto un’importante riconoscenza dalla Louis Vuitton per il suo contributo nella lotta contro le imitazioni del marchio, uno dei più falsificati al mondo. La protezione dei brand, infatti, non è solo una questione economica, ma anche di sicurezza per i consumatori, che spesso si trovano di fronte a prodotti di scarsa qualità e potenzialmente dannosi.
In un mondo sempre più connesso, dove i confini del commercio e dell’esplorazione si estendono oltre la Terra, l’episodio dell’Apollo 11 ci ricorda che persino lo spazio potrebbe un giorno avere le sue regole doganali, perché, ovunque si vada, la burocrazia sembra sempre trovare il modo di seguirci.
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