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“Intervista siracusana”, presentato il libro di Vittorio Pianese

Uno spaccato di storia del nostro territorio siracusano dal punto di vista economico, politico, sociale di un uomo dalla lunga carriera professionale

Si è svolta oggi, 14 aprile 2022, alle 10, nella sede di Confindustria, “aula Ugo Gianformaggio” (Viale Scala Greca 282), la conferenza stampa di presentazione, del libro intervista “Vittorio Pianese, Intervista Siracusana, Testimonianze di un territorio dagli anni Sessanta alla pandemia del 2020” .

La conferenza è stata condotta dal segretario della Associazione della Stampa di Siracusa Prospero Dente, alla presenza di Vittorio Pianese, del curatore dell’intervista, Carmelo Miduri e dell’editore Sampagnaro & Pupi, Daniela Tralongo.

Il volume raccoglie la lunga esperienza di Vittorio Pianese che nel 1965 si trasferì per lavoro da Genova a Siracusa, dove ha ricoperto importanti ruoli, nella raffineria Esso di Augusta, successivamente come presidente di Confindustria, ed altri ruoli nel campo economico, nelle istituzioni e nel mondo culturale.

Stimolato dalle domande poste durante il lockdown dal giornalista Miduri, Pianese analizza in chiaro-scuro vicende accadute in più di mezzo secolo sul versante industriale, sindacale, politico, sociale, culturale. Ne deriva l’analisi delle vicende politiche che hanno influito nel territorio e del ruolo ricoperto da personaggi della cultura e dell’economia. Uno spaccato storico molto dettagliato, documentato, analizzato attraverso una ricca esperienza personale.

A moderare il segretario di Assostampa Siracusa Prospero Dente: “In questo libro si attraversano 60 anni di vita del nostro territorio, grazie alla mediazione di Carmelo Miduri, che ha raccolto la testimonianza di Vittorio Pianese. Nel libro vengono raccontati i fatti e la storia del nostro territorio”.

Così si è pronunciata l’editore Daniela Tralongo: “Il valore di questo libro si sposa pienamente con la linea editoriale della casa editrice: creare una produzione di senso tramite parole piene e vive, veicolate dai libri, oggetti tanto bistrattati e oggi riscoperti. Il recupero della memoria di un uomo è il recupero della memoria del territorio stesso e fa in modo che le generazioni future possano ripartire da questo e ricostruire qualcosa di nuovo”.

Il curatore del volume, Carmelo Miduri: “Per me l’autore del libro è Vittorio Pianese stesso. La genesi di questo libro, per me, ha origini molto lontane e risale al 2015. I miei 45 anni di attività giornalistica e i suoi (di Pianese) oltre 50 anni di attività industriale e culturale sono alla base di questo libro, la cui storia comincia nel periodo del lockdown e che, in una sorta di soggettiva cinematografica, ci porta alla scoperta della storia del nostro territorio, visto con gli occhi di Vittorio che, da non siracusano, ha analizzato con sguardo attento e preparato problematiche del nostro territorio. All’interno del libro, inoltre, sono presenti ben 500 nomi di personalità che hanno costruito e caratterizzato gli ultimi 50 anni della storia del territorio siracusano”.

Conclude l’avv. Vittorio Pianese: “Nel mio libro racconto la storia di Siracusa analizzata dal mio punto di vista: io sono stato uno di quei giovani che ha avuto la fortuna di vivere l’evoluzione e la crescita, non solo dell’azienda di cui ho l’onore di avere fatto parte, ma soprattutto del territorio.

Come potete constatare la presentazione del libro intervista, per il quale ringrazio Carmelo Miduri, che mi ha continuamente spronato nel corso del lavoro, e Daniela Tralongo per il suo eccellente lavoro, differisce dalla normale routine. Abbiamo voluto che ad essere informati per primi della pubblicazione foste voi giornalisti.

E’ da parte mia un gesto di riguardo e di apprezzamento per i rappresentanti di una professione che io personalmente, ed anche la mia società, la Esso, hanno considerato negli anni particolarmente affidabili.

Lo svolgimento di tutta la mia attività ha trovato nei vostri colleghi, molti andati in pensione, alcuni che ci hanno lasciato, e in voi che siete attivi nella professione, un riscontro continuo e disinteressato.

Chi avrà la pazienza di scorrere lo scritto, noterà che il richiamo al rapporto con i giornalisti è continuo.

Sottolineo con il giornalista, perché la politica della Esso ed il mio personale impegno sono quelli di costruire un rapporto diretto, senza mediazioni, ispirato alla reciproca stima e fondato sulla trasparenza,

Lo scorrere degli anni dipana una storia di successi e di sconfitte, naturalmente visti nell’ottica della mia visione. Considerare le scelte operate nel passato consente di rivedere i propri giudizi e di valutare in modo diverso avvenimenti, circostanze e considerazioni sull’operato degli uomini.

Tuttavia il mio intento, il nostro intento, non è quello di celebrare un amarcord, ma di dare a tutti noi e all’opinione pubblica uno strumento utile per analizzare per analizzare il passato, ma soprattutto capace di suscitare stimoli e suggestioni per affrontare in maniera attiva e positiva le sfide che continuamente ci troviamo ad affrontare.

Le suggestioni del momento, che non vanno viste con spirito negativo, ma con un approccio positivo tale da ritrovare in ogni crisi quelle risorse capaci di trasformarle in opportunità.
Ricordare il senso di responsabilità e coesione che ha trasformato l’abbandono di Ortigia nella straordinaria rinascita con la legge speciale ed il Piano Urban; la morte decretata per l’INDA e la sua trasformazione in Fondazione che ne ha rilanciato le rappresentazioni, ora annuali e la scuola; la reazione positiva delle maestranze e delle direzioni del Polo industriale nel terremoto di Santa Lucia, a testimonianza del senso di appartenenza alle aziende, e tanti altri eventi, ci danno la misura di come le sfide attuali possono diventare le opportunità da celebrare in futuro:

Mi riferisco a
• Transizione Energetica che, se gestita con spirito positivo, può rappresentare la svolta destinata a proiettare il Polo nel futuro auspicato di ruolo attivo ed essenziale per l’economia verde
• Le Zone Economiche Speciali capaci di attrarre imprenditorialità di trasformazione anche per l’agricoltura, colmando una carenza che nuove tecnologie e digitalizzazione possono superare
• Il mancato riconoscimento di Capitale della Cultura 2024, per attuare quelle iniziative che sono entrate a far parte della proposta e la cui realizzazione può rappresentare il punto di svolta nella relazione fruttuosa del rapporto cultura/turismo
• Il problema della insularità che può e deve essere alleviato dal lavoro a distanza come abbiamo scoperto durante il lockdown
• La capacità di cogliere le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, messe in luce dal Piano Strategico elaborato dal Patto di Responsabilità Sociale che vedrà tra breve la luce.
I motivi di preoccupazione sono molti, ma rifacendoci al passato capace di trasformare le crisi in opportunità, possiamo lavorando con coesione e rispetto reciproco, trovare soluzioni efficaci”.

L’obiettivo di questa pubblicazione, spiega, vuole essere quello di essere uno strumento per creare un dibattito costruttivo durante gli eventi che seguiranno la presentazione ufficiale odierna.


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