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La Cgil di Siracusa esprime cauta soddisfazione dopo il tavolo ministeriale sulla vicenda Isab

Nell'ambito dell'incontro i due sindacati hanno posto all'attenzione del Ministro alcune questioni urgenti da affrontare con la massima celerità

La Segreteria Confederale della Cgil di Siracusa e la Filctem di Siracusa, presenti al tavolo convocato martedì 23 al Mimit per ascoltare le comunicazioni del Ministro Urso relativamente alla vendita della Lukoil/Isab al fondo Goy Energy, come dichiarato da Roberto Alosi, Segretario Generale Cgil Siracusa e Fiorenzo Amato, Segretario provinciale Filctem, mantengono una posizione di prudenza in attesa che si possa valutare nel dettaglio la reale consistenza della proposta industriale della nuova proprietà che ad oggi non è ancora stata definita.

Nell’ambito dell’incontro i due sindacati hanno posto all’attenzione del Ministro alcune questioni urgenti da affrontare con la massima celerità: la problematica relativa allo scarico dei reflui industriali ancora ad oggi sospesa ed irrisolta; la continuità delle attività di manutenzione assolutamente necessarie per mantenere standard  elevati di Sicurezza e di Sostenibilità Ambientale insieme alle garanzie sugli investimenti necessari per l’attuazione del Piano di transizione energetica idoneo  a soddisfare i requisiti di decarbonizzazione; il rinnovo dei contratti di appalto ormai prossimi alla scadenza e la tutela occupazionale per migliaia di lavoratori dell’indotto.

Abbiamo, inoltre, rilevato – dicono Alosi e Amato – che appare quantomeno contraddittorio da un lato affermare che i contratti di fornitura alla nuova proprietà avranno una durata decennale e dovranno garantire la piena operatività del sito e, dall’altro, fissare il limite di 5 anni per generiche  garanzie occupazionali dei lavoratori. Anche in questo caso non sono stati definiti gli investimenti necessari.”

Per la Cgil l’assenza fino a questo momento di risposte concrete e di impegni condivisi e sottoscritti “ci inducono ad esprimere la nostra condizionata soddisfazione per l’interessamento tempestivo del Governo sull’intera vicenda, interessamento che, tuttavia, non può essere in alcun modo interpretato come rassegnazione nell’accettazione di qualsiasi progetto industriale. Il Petrolchimico è da considerare nel suo complesso Sito strategico di interesse nazionale ed europeo e in questa veste ha tutte le potenzialità per cogliere le opportunità che offre la transizione ecologica ed energetica. Sotto questo profilo, i soli potenziali  investimenti già da tempo avanzati da Isab, non sono sufficienti per evitare che un piano industriale non all’altezza della sfida su prodotto, modalità e tempistiche, possa trasformare il tavolo di monitoraggio istituito presso il Mimit in tavolo di crisi.”

Il sindacato chiede di attivare con urgenza un tavolo territoriale permanente che veda la partecipazione della nuova proprietà, delle Istituzioni locali, delle parti sociali, delle imprese, dell’Autoritá Portuale, del Commissario per la Zes per sostenere e governare tutto il processo di transizione e riqualificazione industriale, con investimenti pubblici e privati certi e con tempistiche garantite. “Un tavolo – concludono Alosi e Amato – che ci conduca ad un accordo di Programma che possa sostenere e governare tutto il processo di transizione e riqualificazione industriale, con investimenti pubblici e privati certi e con tempistiche garantite”.


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