Confermata la condanna in appello da parte della Corte dei Conti per il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato per la nomina di esperto al bilancio, Enza Marchica, già funzionaria al settore Finanziario del Comune di Melilli. Il collegio giudicante ha confermato la sentenza di primo grado nei confronti del primo cittadino, condannandolo quindi al pagamento in favore del Comune da lui amministrato di 32.248 euro oltre al pagamento delle spese legali.
Per i giudici, se da un lato la consulente del primo cittadino ha svolto in maniera preponderante attività di tipo gestionale, dall’altro lato, tali attività, “peraltro non connotate da elevata complessità, erano di competenza della struttura burocratica del Comune e, in particolare, del Settore Finanze e Tributi”. E, si legge ancora nel provvedimento “da un altro lato ancora, che il (non meglio precisato) supporto in sede di elaborazione delle linee d’indirizzo e di programmazione economico-finanziaria era stato fornito dalla Marchica essenzialmente al Consiglio Comunale, istituzionalmente competente in tale materia.”
Motivi, questi, che hanno portato i giudici contabili a ritenere condivisibili le motivazioni del giudice che avevano già portato alla condanna del sindaco in primo grado in cui si parlava di “inutilità dell’incarico , in quanto non rispondente alla “ratio” della normativa in questione, e la superfluità della spesa sostenuta dal Comune per remunerare l’esperta, considerato, altresì, che le attività (non particolarmente complesse) effettivamente poste in essere dalla medesima avrebbero dovuto essere svolte dalle strutture burocratiche dell’Ente”.
La corte reputa, infine, non condivisibile la tesi di Parlato, secondo cui, avendo egli inteso operare nell’interesse dell’Amministrazione, non sarebbero ravvisabili profili di colpa grave nei suoi comportamenti. “Peraltro – concludono i giudici contabili – va sottolineato che la stessa dott.ssa Marchica, pur avendo indubbiamente una qualificata esperienza nelle materie finanziaria, contabile e tributaria, in quanto funzionaria preposta al Servizio Finanziario del Comune di Melilli, non poteva certamente essere considerata come una vera e propria “esperta”, dotata di elevata ed infungibile specializzazione professionale.”
Una sentenza che come ovvio ha aperto nel piccolo comune montano lo scontro politico. Sulla vicenda è infatti intervenuto l’ex consigliere comunale e presidente di Sortino al centro, Nello Bongiovanni, che adesso chiede di far luce sul perché il sindaco Parlato “ha e aveva il bisogno a tutti i costi di avere questa persona accanto a lui. Adesso pretendiamo il giusto adempimento della sentenza e che il sindaco di tasca propria restituisca i soldi all’Ente e quindi ai cittadini, cosa che verificheremo ogni giorno. Infine vogliamo ricordare che nonostante questa sentenza il sindaco Parlato continua a non fare concorsi ma continua a fare nomine ad personam nei vari settori del Comune.”
Dall’altra parte il primo cittadino, pur rispettando la decisione dei giudici contabili, resta convinto del fatto che la sentenza “non entra nel merito della consulenza, stabilendo se ha arrecato danni o benefici per l’ente, ma soprattutto rimarca ancora una volta le difficoltà nello svolgere il ruolo di sindaco nel compiere alcune scelte. Resta amarezza per quanto appreso ma il Comune ne ha giovato due volte perché ora riceverà i soldi della mia assicurazione e i benefici di un risparmio di 400 mila euro ottenuti tramite la consulenza. Per questo rimarco la bontà della mia scelta che farei nuovamente.”
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