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La Corte dei Conti conferma la condanna dell’ex sindaco di Canicattini Bagni Paolo Amenta: dovrà risarcire oltre 45 mila euro

"Non sappiamo più come comunicare, abbiamo di fronte un organismo che blocca tutto e non so chi deve far rialzare i comuni affossati dalla crisi economica e pandemica"

Confermata nel giudizio di appello la condanna dell’ex sindaco di Canicattini Bagni Paolo Amenta. La Corte dei Conti, con sentenza del 23 dicembre 2021, nel giudizio di appello promosso dall’ex sindaco del Comune di Canicattini Bagni e attuale presidente del consiglio comunale Paolo Amenta ha confermato la sentenza di condanna di primo grado in cui è stato accertato un danno erariale di 45.406,71 derivante dall’illegittimo conferimento di un incarico di esperto al giornalista Gaetano Guzzardo.

Il giudizio di appello ribadisce la “connotazione gravemente colposa della condotta del sindaco Amenta” che avrebbe violato la normativa vigente facendo ricorso “alle prestazioni di un soggetto la cui esperienza nello specifico profilo oggetto di incarico risulta accumulata proprio per effetto di pregressi incarichi, parimenti illegittimi, conferiti dalla stessa Amministrazione”.

La colpa grave argomentata dalla Corte dei Cont nei due gradi di giudizio si configura nella “reiterazione nel tempo del comportamento illegittimo e antigiuridico del sindaco Amenta che ha conferito un incarico di esperto rinnovandolo per anni senza giustificare la scelta e senza trasmettere all’organo consiliare la prescritta relazione annuale sull’attività svolta.

La Corte ha rilevato che nella condotta del sindaco Amenta si sono ravvisati “reiterati provvedimenti di disinvolto conferimento di incarichi ingiustificati” in favore dell’addetto stampa, “in palese violazione del divieto d i rinnovo e dell’obbligo di verificare il rispetto del tetto di spesa pertinente”. Peraltro non è mai stato correttamente motivato il conferimento di incarichi ad un soggetto sprovvisto di laurea. Pertanto è stato ritenuto che i compensi pagati a Guzzardo sono indebito oggettivo e fonte di danno per il Comune di Canicattini Bagni.

In seguito alla condanna l’ex sindaco Amenta dovrà quindi risarcire la somma di oltre 45 mila euro in favore del Comune di Canicattini Bagni ritenuto danneggiato dalla sua condotta, nonché al pagamento delle spese legali.

“Adesso i consiglieri di opposizione si aspettano che il presidente del consiglio comunale Paolo Amenta rimborsi alle casse comunali quanto sperperato e si dimetta dalla carica consiliare dimostrando serietà politica – dicono i consiglieri di opposizione “Insieme per Cambiare” – abbiamo sempre criticato la scelta dell’ex sindaco che ha voluto “fortemente” la figura dell’addetto stampa, servito poi principalmente per la propria visibilità a danno delle tasche dei cittadini”.

E questo in realtà è un problema, serio, che andrebbe affrontato in quanto la figura dell’addetto stampa è quella deputata a comunicare all’esterno le attività dell’amministrazione, mentre spesso e volentieri gli enti locali decidono di inviare comunicati autonomamente, in quello che è un vero e proprio esercizio abusivo della professione.

“Ritengo ingiusta e prevaricante l’azione della Corte dei conti – replica l’attuale presidente del Consiglio comunale, Paolo Amenta – perché l’esperto è stato nominato seguendo la legge regionali secondo cui all’art 14 si possono nominare fino a 2 esperti per Comuni entro i 30 mila abitanti. La Corte dice che non riconosce il portavoce come esperto e quindi che va fatto un concorso, ma costa molto di più alle casse dell’ente. Sono oltre 100 i sindaci condannati in Sicilia”. Ecco quindi un altro problema: non si fanno concorsi per assumere giornalisti perché costa di più, ma i Comuni non potrebbero inviare note per la stampa se non dotati di un professionista.

“Sono stato anche promotore di un’iniziativa che ha modificato legge all’Ars ma non è retroattiva – aggiunge Amenta – ora il sindaco ha la possibilità di nominare un portavoce. Non sappiamo più come comunicare, abbiamo di fronte un organismo che blocca tutto e non so chi deve far rialzare i comuni affossati dalla crisi economica e pandemica”.


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