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“La donazione? Un gesto silenzioso ma potentissimo”, l’intervista alla presidente Aido di Siracusa Concetta Sambasile

Gli organi che si possono donare sono cuore, fegato, polmoni, reni, pancreas e intestino. A questi si aggiungono i tessuti: cornee, cute, tendini, valvole cardiache

Un cuore partito dalla Repubblica Ceca e arrivato a Palermo ha salvato la vita di un paziente siciliano. È solo uno dei tanti esempi che raccontano la forza della rete nazionale e internazionale dei trapianti, ma soprattutto il valore della donazione di organi.

Ne abbiamo parlato con Concetta Sambasile, presidente della sezione AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi) di Siracusa, che ci ha spiegato come funziona il processo di donazione e perché è così importante parlarne. “L’attività di donazione e trapianto in Sicilia è coordinata dal Centro Regionale Trapianti – spiega Sambasile – ma se non si trovano organi compatibili nella regione, si attiva la rete nazionale e internazionale. Questo salva vite ogni giorno, come nel caso del cuore arrivato da Praga”.

Gli organi che si possono donare sono cuore, fegato, polmoni, reni, pancreas e intestino. A questi si aggiungono i tessuti: cornee, cute, tendini, valvole cardiache. E proprio a Siracusa, all’ospedale Umberto I, nel 2024 sono stati effettuati sei prelievi di organi e tre di cornee. “Un dato incoraggiante – sottolinea la presidente – che dimostra una crescente sensibilità nella nostra provincia. E questo è anche merito dell’informazione e della collaborazione tra ASP, CRT, medici, associazioni e scuole”.

L’attività dell’AIDO parte proprio dai banchi di scuola. “Lavoriamo con bambini e ragazzi di tutte le età – racconta ancora – perché sono loro a portare il messaggio nelle famiglie. Ai più piccoli mostriamo cartoni animati che parlano di vita sana, solidarietà e donazione. Con gli studenti delle superiori affrontiamo anche gli aspetti clinici e legali, accompagnati da medici specialisti”.

Durante gli incontri, emergono paure e perplessità, soprattutto tra i più giovani. Le domande ricorrenti sono: “E se mi sveglio durante il prelievo?” oppure “Siete sicuri che sarò davvero morto?”

Sambasile chiarisce che: “C’è una grande differenza tra coma e morte cerebrale. Il prelievo di organi avviene solo dopo che la morte cerebrale è stata accertata per almeno sei ore, secondo protocolli rigorosi. La legge italiana è molto garantista”. Oggi è possibile esprimere la propria volontà in fase di rinnovo della carta d’identità, indicando se si è favorevoli o contrari alla donazione. Ma si può anche farlo in modo digitale, tramite l’app dell’AIDO, con SPID o carta d’identità elettronica. “La possibilità di fare tutto online ha dato una spinta enorme – aggiunge – e i dati lo confermano. Dal 2023 al 2024 in Sicilia si è passati da 70 trapianti a 170. Un aumento del 143%. Non siamo più fanalino di coda: oggi siamo l’ottava regione per numero di donazioni”.

Spesso, quando non è stata espressa in vita una volontà, la scelta spetta ai familiari, proprio nei momenti più dolorosi. “Non demandiamo agli altri una decisione così importante – conclude – Per chi è nel pieno del lutto è difficile decidere. Ma sapere che la perdita di una persona cara ha potuto salvare altre vite può essere una forma di consolazione. Donare è un gesto di amore, di civiltà, di speranza”.


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