In tendenza

La fase congressuale del Pd entra nel vivo. Spada: “su Siracusa non sono della partita”

L'intervista in diretta del parlamentare Ars Tiziano Spada

Il parlamentare regionale all'Ars senza troppi giri di parole ammette i rapporti ai minimi storici con l'attuale segretario regionale e auspica in una candidatura unitaria per la segreteria provinciale

Un rinnovamento unitario, ma soprattutto un partito che ambisca ad essere di governo e non minoritario. In estrema sintesi sono questi i desiderata di Tiziano Spada, deputato regionale del Pd all’alba della stagione congressuale che porterà da oggi a fine marzo alla composizione dei nuovi organismi regionali, provinciali e cittadini del partito. Spada nella sua analisi della situazione all’interno del Pd è chiaro e netto, così come chiari e netti appaiono i suoi rapporti – ai minimi storici – con l’attuale segretario regionale Anthony Barbagallo. Diversa, ma ugualmente complicata la situazione siracusana, con un partito che dopo due anni chiuderà la fase commissariale del senatore Antonio Nicita (subentrato a seguito delle dimissioni di Salvo Adorno), ma che stenta a trovare sintesi su una possibile candidatura che possa unire e non dividere tutte le anime (o correnti) all’interno del partito.

Una partita, quella della segreteria provinciale, dalla quale Spada vuole tirarsi fuori a chiare lettere. “Al netto del rinvio per la presentazione delle candidature – ha detto ai nostri microfoni – io non sarò della competizione”. A infiammare gli animi nel Pd aretuseo c’è anche la situazione di Pachino, con la segreteria cittadina che a gran voce ha chiesto le dimissioni di Emiliano Ricupero, sostenuto alle scorse amministrative proprio da Spada.

Il parlamentare regionale ha trovato queste polemiche “strumentali” e anch’esse legate al clima teso in seno al PD in questa fase congressuale. “A Pachino si è votato sei mesi fa – ha ricordato il parlamentare Ars – e per sei mesi nessuno aveva detto nulla. Adesso che ci si avvicina alla fase del congresso si sta gettando fango su una persona per screditarla. Credo che questo faccia male al partito e sono sicuro che così non si possa creare un’alternativa, soprattutto a Pachino, per contrastare il centrodestra. Dobbiamo tutti ammettere gli errori e fare un passo indietro per poterne fare due avanti”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni