Nell’ultima settimana il prezzo del grano tenero, che in Italia arriva in gran parte da Russia e Ucraina, ha smesso di aumentare, dopo l’impennata che si è registrata nei giorni scorsi. Nonostante questo, il costo di pane e biscotti è sempre in crescita. In media il prezzo è di 5,31 euro al chilo ma si registrano punte fino quasi a 10 euro al chilo.
Aumenta anche il costo dei lievitati: dal grano al pane – calcola Assoutenti – il prezzo aumenta di 13 volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre un chilo di grano (oltre l’acqua).
“Abbiamo aumentato di poco i prezzi – spiega Giuseppe Marchese, panificatore siracusano – Parliamo di pochi centesimi di più al chilo, ma le spese per noi panificatori sono sempre più alte. A influire maggiormente, non solo il costo di farina e lievito, ma soprattutto il caro energia che in un esercizio commerciale è determinante sul costo dei prodotti al consumo”.
Per ovviare a questo problema Giuseppe, nel suo panificio, ha eliminato il forno elettrico ed è tornato alla cara vecchia legna. Eppure, nonostante questo periodo nero, una svolta potrebbe essere il ritorno ai grani antichi: “prodotti di qualità, a costi soltanto di poco più cari”, conclude Carmela Giangrasso, panificatore.
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