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“La Marcia dei Diritti” Invade Siracusa: tra Canti e Colore più di Mille Bimbi in Corteo

Un colorato e festoso corteo di più di mille piccoli studenti ha invaso questa mattina il centro storico di Siracusa in occasione della Seconda Marcia per i Diritti dei Bambini, organizzata in concomitanza con il ventesimo anniversario della firma della Convenzione per i Diritti dell’infanzia.

Un appuntamento preceduto da un intenso lavoro di preparazione condotto insieme ai bambini delle scuole primarie di Siracusa, che hanno costituito un vero e proprio Forum nell’ambito del quale sono stati discussi e ripensati gli articoli della Convenzione, il tutto con gli strumenti più adatti per i piccoli destinatari, che si sono fatti interpreti di quei diritti sanciti ma spesso non rispettati in concreto, con un occhio particolare rivolto proprio alla città di Siracusa e alle sue manchevolezze verso le esigenze dei bambini.

Nove le scuole partecipanti alla manifestazione di questa mattina, animata e promossa dall’Arciragazzi di Siracusa: Circolo Didattico “L. Lombardo Radice”, Circolo Didattico “Raiti”, l’Istituto Comprensivo “G. Verga”, Istituto Comprensivo “De Amicis” “Mazzini”, Istituto Comprensivo “Chindemi” –  facenti parte della “rete” Città Educativa- Sistema Formativo Integrato – la scuola Giaracà, il S.Lucia e il primo comprensivo di Ortigia.

Il corteo dei diritti ha attraversato le vie di Ortigia per giungere al Castello Maniace, dove si è svolto il momento finale che ha visto coinvolte le istituzioni cittadine, rappresentate dal sindaco, Roberto Visentin – al quale i bamabini del forum hanno consegnato le loro riflessioni sulla Convenzione – dal presidente del Consiglio Comunale, Edy Bandiera, e dalla consigliera Carmen Castelluccio, che ha ribadito la necessità di istituire in seno al Consiglio comunale la figura di un “Difensore dei diritti dell’infanzia”. Presenti anche i vertici dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, che hanno voluto intitolare la sala convegni della sede dell’Amp a Caserma Abela ai due studiosi Gaetano Ferruzza e Dario Romano, morti proprio nelle acque del Plemmirio per seguire la loro passione per il mare. Il direttore dell’Amp Enzo Incontro ha ricordato ai bambini che i due ricercatori lavoravano anche per raccontare il mare e le sue bellezze ai più giovani, inoltrandosi in quelle profondità marine che li hanno inghiottiti per sempre.

Alla cerimonia hanno partecipato la dirigenza e tutto lo staff del Plemmirio , una folta rappresentanza di vigili del fuoco e di altre forze dell’ordine, docenti, amici dell’Università di Palermo e i familiari delle due vittime del mare.


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