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La mozione per la parità di genere a Siracusa: il caso Zappulla divide il Consiglio

ontinua a Siracusa il dibattito politico sulle quote rosa, che ha visto accendersi uno scontro durissimo tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale

Il gruppo consiliare del Partito Democratico

Continua a Siracusa il dibattito politico sulle quote rosa, che ha visto accendersi uno scontro durissimo tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale. Al centro delle polemiche, adesso, l’attacco dei 16 consiglieri della maggioranza contro la consigliera del Partito Democratico Sara Zappulla, accusata di strumentalizzazione politica dopo la bocciatura della sua mozione per il riequilibrio di genere nella Giunta comunale.

I consiglieri comunali di maggioranza con una nota congiunta hanno definito la mozione presentata da Zappulla come un’azione “sterile e populista”. In un comunicato, i firmatari hanno attaccato il Partito Democratico, accusandolo di ipocrisia: “Predica bene e razzola male. Mentre a parole sostiene la parità di genere, non agisce concretamente per promuoverla”. Secondo la maggioranza, il PD, infatti, avrebbe persino votato contro misure fondamentali per le donne, come il finanziamento delle mense scolastiche e dei servizi Asacom, che agevolano la conciliazione tra vita lavorativa e familiare.

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L’intervista

Non si è fatta attendere la risposta del Partito Democratico e delle Democratiche siracusane, che hanno difeso la consigliera Zappulla, condannando con forza l’attacco della maggioranza, definendolo “una caduta di stile senza precedenti”. Antonio Nicita, senatore e commissario provinciale Dem, insieme ad altri esponenti del partito, ha sottolineato che l’aggressione verbale nei confronti di Zappulla rappresenta una pericolosa deriva politica. “Si tratta di un attacco personale e collettivo che mina la fiducia nelle istituzioni e tradisce i principi fondamentali della democrazia rappresentativa”, ha dichiarato.

Le Democratiche, a loro volta, hanno espresso solidarietà alla consigliera, evidenziando che la mozione respinta rappresentava un’opportunità per garantire il rispetto degli articoli 3 e 51 della Costituzione, che sanciscono l’uguaglianza di genere e il diritto alla partecipazione. Cleo Li Calzi, dell’esecutivo nazionale Donne Democratiche, ha detto che “l’attacco a Zappulla dimostra quanto una parte della politica sia ancora profondamente maschilista. Non ci arrenderemo e continueremo la nostra lotta per una democrazia più inclusiva”.

L’episodio ha polarizzato le “anime” del Consiglio comunale. Da un lato, la maggioranza difende le proprie scelte, rivendicando una politica concreta e non simbolica. Dall’altro, l’opposizione e diversi movimenti civici denunciano un clima politico sempre più ostile e poco propenso al dialogo.

La vicenda, nata dalla bocciatura della mozione durante la seduta del 9 gennaio, ha anche riportato in primo piano il tema della rappresentanza femminile nelle istituzioni. Per Zappulla, il risultato della votazione e le accuse successive sono “un segnale di arretratezza che evidenzia l’incapacità della maggioranza di affrontare con serietà il tema delle pari opportunità”.

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Dopo il rimpasto

La questione resta aperta. Il PD ha annunciato che non arretrerà nella battaglia per la parità di genere, mentre le Democratiche promettono nuove mobilitazioni per sensibilizzare la cittadinanza e rivendicare il ruolo delle donne nella politica locale. Nel frattempo, l’episodio solleva interrogativi sullo stato della democrazia a Siracusa e sulla capacità delle sue istituzioni di garantire un dibattito civile e costruttivo.

 

Anche il parlamentare regionale del Pd, Tiziano Spada, ha voluto esprimere amarezza per l’attacco alla consigliera comunale del Pd, Sara Zappulla, che aveva presentato la mozione – bocciata – sulla democrazia paritaria.

Sul merito – spiega il parlamentare regionale – è stato un errore politico non approvare la mozione e soprattutto fare un comunicato per giustificare tale scelta, sicuramente discutibile. Anche perché è impensabile che un argomento che dovrebbe unire tutti diventi invece terreno di scontro. Sara Zappulla – aggiunge l’on. Tiziano Spada –  non ha bisogno di solidarietà perché si sa difendere benissimo da sola e nel suo ruolo di consigliera comunale,  spiace constatare come qualsiasi argomento venga strumentalizzato. La città di Siracusa ha perso una preziosa occasione per poter contare in maniera più evidente sulla sensibilità, l’intuito e la competenza che le donne sono in grado di mettere in campo”.


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