Siracusa è stata il set di numerose produzioni cinematografiche, ma non tutti sanno che nel 1973 la città fece da sfondo a un thriller intenso e misterioso: “La Padrina”, diretto da Giuseppe Vari, accreditato con lo pseudonimo Al Pisani.
Un film che intreccia dramma, vendetta e intrighi politici, con una protagonista femminile forte e determinata, ambientato tra le strade più iconiche della città.
Le riprese si svolsero in alcuni dei luoghi più suggestivi di Siracusa: dal Teatro Greco a via Maestranza, passando per Villa Politi, viale Ermocrate, la Porta Marina, via dei Mille e il centro storico, dove si alternano scene di tensione e passioni oscure.
Il film racconta la storia di Costanza Cavallo, interpretata da Lydia Alfonsi, moglie del boss Genco Cavallo, assassinato a New York durante la festa per il decimo anniversario di matrimonio. Quando Costanza scopre che il mandante dell’omicidio è il politico siciliano Saro Giarratana (interpretato da Mario Danieli), decide di tornare nella sua terra per vendicare la morte del marito.
Ad aiutarla – o forse a ingannarla – si muovono personaggi ambigui come Tommaso Russo (Venantino Venantini) e Nico Barresi (Anthony Steffen), in un intreccio di tradimenti, corruzione e colpi di scena.
Nel suo cammino verso la verità, Costanza scoprirà che il vero assassino non è chi pensava: il killer di suo marito è Frank, un uomo fidato del clan, e la resa dei conti sarà inevitabile.
“La Padrina” è un film che unisce atmosfere noir, critica sociale e sensualità mediterranea, restituendo un affresco potente della Sicilia degli anni Settanta.
Per gli appassionati di cinema e per chi ama riscoprire i luoghi che hanno fatto da sfondo a storie indimenticabili, il film è un piccolo gioiello nascosto nel panorama del thriller italiano.
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