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La provincia di Siracusa al primo posto nella raccolta firme del Referendum “Io Voglio Scegliere”, ma non si raggiunge il numero di sottoscrizioni in Italia

"La prova del mancato successo del referendum sia dovuta essenzialmente alla “congiura del silenzio” viene confermata dal fatto che, ovunque ci sia stata una informazione corretta sul referendum, i risultati non sono mancati"

Il Comitato Referendario “Io Voglio Scegliere” della Provincia di Siracusa, comunica con rammarico che la raccolta delle firme per la restituzione ai cittadini italiani del diritto di scelta dei propri parlamentari non ha raggiunto il numero necessario di sottoscrizioni per potere partecipare al voto popolare.

“Quindi l’unico referendum che dopo 18 anni e mezzo di sopruso da parte dei leader dei partiti di nominare i parlamentari a loro piacimento, e che appunto voleva abrogare le parti della legge elettorale Rosatellum per restituire agli italiani il diritto costituzionale di scelta dei loro rappresentanti, purtroppo non sarà inserito la prossima primavera tra i referendum sottoposti al giudizio degli elettori – le parole del responsabile del comitato a Siracusa, Nicola Bono -. Una grave mancanza, dovuta soprattutto alla “congiura del silenzio” di partiti e mass-media, specialmente nazionali, che ha impedito alla stragrande maggioranza degli italiani di essere informati sull’esistenza di questo referendum di altissimo valore per la difesa della democrazia. Un errore anche da parte dei gestori degli altri referendum, perché il mancato sostegno della proposta sul diritto di Rappresentanza farà diminuire esponenzialmente la presenza alle urne di milioni di italiani, che invece avrebbero certamente votato per riavere i loro diritti elettorali e così consentito il raggiungimento del quorum per tutti i referendum, che oggi, per questa assenza, potrebbe essere difficile da raggiungere. E che la prova del mancato successo del referendum sia dovuta essenzialmente alla “congiura del silenzio” viene confermata dal fatto che, ovunque ci sia stata una informazione corretta sul referendum, i risultati non sono mancati. Come è accaduto in Provincia di Siracusa, che risulta la prima in Italia per numero di firme cartacee raccolte, sia in valore assoluto, che in rapporto con la popolazione residente, avendo raggiunto il numero di ben 1.337 firme, di cui in particolare ad Avola ben 771. Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa raccolta di firme e a tutti i cittadini che hanno firmato, consentendo alla Provincia di Siracusa il raggiungimento del primato su base nazionale, ribadiamo l’impegno di continuare la difesa dei diritti elettorali dei cittadini italiani, che hanno subito un momentaneo ed imprevisto impedimento, rassicurandoli che la battaglia non finisce qui, perché fino a quando la Costituzione darà il diritto di scelta agli italiani, e non ai leader dei partiti, ci sarà ovviamente la richiesta della modifica di una legge per due volte dichiarata incostituzionale e, quindi, l’esigenza del cambiamento di un parlamento di nominati disconosciuto dalla Consulta”.


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