Il Siracusa Calcio si prepara alla sfida cruciale contro la Reggina, in quello che si preannuncia come un vero e proprio scontro al vertice della Serie D. La formazione azzurra, attuale capolista, affronterà la squadra amaranto al Granillo, con appena tre punti di vantaggio in classifica.
“Quella di Reggio Calabria è la prima di 12 finali che ci aspettano”, ha dichiarato il presidente del Siracusa, Alessandro Ricci, sottolineando l’importanza della gara e del cammino che attende la squadra fino al termine della stagione. Sarà un ambiente caldo quello che attenderà il Siracusa in trasferta. “Ci saranno probabilmente tra gli 8 e i 10 mila spettatori”, ha previsto Ricci, evidenziando però l’importanza del sostegno della tifoseria siracusana. “Abbiamo 600 biglietti a disposizione e spero che i nostri tifosi ci seguano in massa, perché il loro supporto è fondamentale, sia in casa che in trasferta”.
Il patron azzurro ha anche espresso rammarico per l’assenza di Barillà tra le fila della Reggina: “Mi dispiace che non ci sarà, perché avrebbe aggiunto qualcosa in più al match, ma sono certo che troveranno un degno sostituto”. L’intervista con Ricci arriva nel pieno delle ultime frenetiche ore di mercato, direttamente dallo Sheraton di Milano, dove il club sta valutando le ultime operazioni. “Stiamo lavorando su alcune possibilità, in particolare per rinforzare il reparto under, visto che abbiamo avuto diversi infortuni”, ha confermato il presidente.
Possibile anche un colpo a centrocampo: “Se ci sarà l’occasione giusta per migliorare la mediana, la valuteremo. Ma prima di stasera non ci saranno novità”, ha aggiunto Ricci. Oltre al mercato e alla lotta per la promozione, il presidente ha parlato anche del futuro dello stadio. Il progetto per il De Simone punta a renderlo fruibile sette giorni su sette, ospitando eventi, concerti e persino un ristorante.
Ma il sogno resta la costruzione di un nuovo impianto: “Realizzare una casa per il Siracusa è un nostro obiettivo, ma deve essere un progetto sostenibile”, ha sottolineato Ricci.
Con 12 finali da giocare, di cui 7 in casa, il presidente ha chiuso con un appello alla tifoseria: “Non dico di volere sempre il sold out, ma spero soprattutto nelle ultime partite in casa di vedere il nostro muro azzurro che sia pieno di famiglie, bambini e tifosi pronti a sostenere la squadra”.
L’aria che si respira è quella delle grandi occasioni. Il Siracusa è pronto a lottare fino all’ultimo minuto per realizzare un sogno.
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