In vista delle elezioni di secondo livello per la presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, in programma il prossimo 27 aprile, la segretaria generale della Uil Fpl Siracusa, Gesualda Altamore, ha indirizzato una lettera aperta ai due candidati in corsa, Michelangelo Giansiracusa e Giuseppe Stefio – entrambi sindaci del territorio, rispettivamente di Ferla e Carlentini – lanciando un appello forte e chiaro: “Salvate il Libero Consorzio, prima che sia troppo tardi”.
Nella missiva, la Altamore ripercorre le gravi conseguenze che hanno colpito l’ente dopo la soppressione delle Province, definendola una scelta “molto poco lungimirante”, che ha dato avvio a un lungo periodo di gestione commissariale e di dissesto finanziario. Un dissesto che, sottolinea la sindacalista, ha avuto ricadute pesanti sia sulle competenze rimaste in capo all’ente, sia – soprattutto – sul personale, “che ha pagato e continua a pagare ogni giorno un prezzo altissimo per scelte altrui, rivelatesi inopinate e fallimentari”.
La sindacalista si rivolge ai due candidati ricordando le enormi difficoltà che vivono oggi gli enti locali in dissesto, e sottolinea come nel caso specifico del Libero Consorzio – privo di entrate dirette – la situazione sia ancora più drammatica: “Una condanna a morte per inedia”, scrive, parlando di un paziente ormai allo stremo, per il quale “senza un atto legislativo ad hoc, non c’è speranza di ripresa”.
Da qui la richiesta precisa: “Chi sarà eletto chieda immediatamente allo Stato un intervento straordinario, un decreto ‘Salva Siracusa’ sul modello dei provvedimenti già adottati per Roma o Catania. Perché il territorio ha bisogno di un Libero Consorzio efficiente, e i suoi lavoratori, che continuano a garantire con dignità i servizi nonostante tutto, meritano rispetto”.
La lettera si chiude con un invito alla condivisione della missione sindacale da parte della futura guida dell’ente: “Noi siamo il sindacato delle persone. Quello che vi chiediamo è di farla diventare una missione comune. Noi ci siamo”.
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