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Lentini, inviata al Ministero dell’interno la documentazione per la fuoriuscita dal dissesto finanziario

L’assessore al Bilancio Enzo Pupillo: “essere accusati di essere bugiardi da chi ha fatto approvare solo il 24 settembre 2021 un bilancio di previsione per gli anni 2014-2018 che doveva essere approvato nel 2016 è divertente"

Attraverso una nota diffusa, il sindaco Rosario Lo Faro e l’assessore al Bilancio Enzo Pupillo, hanno reso noto che in merito allo stato del dissesto finanziario del Comune di Lentini, nei giorni scorsi l’amministrazione ha proceduto al completamento del corposo lavoro di ricognizione, riaccertamento, rielaborazione e programmazione avviato in seguito alla comunicazione di rigetto della proposta di bilancio riequilibrato inviata dal Ministero dell’Interno il 29 ottobre 2021.

Secondo quanto spiega l’assessore Pupillo, nella comunicazione venivano evidenziati numerosi e importanti rilievi che hanno richiesto la predisposizione di nuovi atti indispensabili per conseguire l’obiettivo di condurre il Comune di Lentini fuori dal dissesto finanziario.

Al termine di un lavoro durato circa cinque mesi che ha visto, con il coordinamento dell’assessore al Bilancio, impegnati il settore finanziario e tributario del Comune e la società incaricata di supportare l’Ente nell’azione di risanamento finalizzata alla fuoriuscita dal dissesto sono state trasmesse al Ministero dell’Interno due memorie correttive con 66 allegati, una delibera di Giunta Municipale in materia tributaria e altri atti documentali integrativi.

In particolare sono stati inviati una dettagliata memoria correttiva del bilancio riequilibrato a firma del Sindaco e del responsabile dei servizi finanziari composta da una relazione documentale e da 66 nuovi prospetti; la deliberazione di Giunta Municipale n. 56 del 3 maggio 2022 che impegna for- malmente il Comune a procedere alla gestione dell’ampliamento dell’anagrafe con- tributiva e della riscossione coattiva delle entrate tributarie e dei canoni patrimoniali; una dettagliata ricostruzione e certificazione di tutte le entrate accertate e riscosse, di tutte le entrate accertate e non riscosse con i relativi titoli vigenti e gli atti inter- ruttivi delle prescrizioni, di tutte le entrate riscuotibili dal 2014 al 2021 sia a titolo principale (IMU, TASI, TARI, canoni e consumi idrici) sia a titolo non principale (TOSAP, addizionale comunale IRPEF, pubblicità e pubbliche affissioni, diritti di segreteria, spurgo e mensa, proventi di segreteria, fitti fabbricati, permessi di costruire, proventi di sanzioni amministrative).

L’amministrazione Comunale – dichiara Enzo Pupillo – è convinta di aver predisposto quanto necessario per  conseguire il riconoscimento, da parte del Ministero dell’Interno, del provvedimento di fuoriuscita dal dissesto finanziario e attende con fiducia la valutazione da parte della Commissione Finanza Locale e le nuove determinazioni del Ministero. Si è trattato di un impegno gravoso in quanto si è lavorato su un impianto finanziario che fa riferimento ad annualità trascorse (periodo 2014-2018) e ad attività già espletate e che è stato approvato con molto ritardo il 24 settembre 2021. Si è dovuto, pertanto, intervenire su una procedura che avrebbe dovuto essere completata entro il 2016 o, al massimo, nel 2017, ossia circa 5 anni fa”

Sindaco e assessore rendono noto che a breve, nelle sedi istituzionali e pubbliche opportune, verranno illustrati in modo dettagliato il lavoro svolto e le azioni che sono state intraprese.

Essere accusati di essere bugiardi da chi ha fatto approvare solo il 24 settembre 2021 un bilancio di previsione per gli anni 2014-2018 che doveva essere approvato nel 2016 (“entro 3 mesi perentori dalla nomina dell’Organo Straordinario di Liquidazione” dice l’art. 259 dell’Ordinamento Enti Locali) è divertente – scrive l’assessore Enzo  Pupillo sulla sua pagina di Facebook – Cinque anni di ritardo che hanno determinato un dissesto durato oltre 7 anni: primato assoluto. E in più averlo fatto anche male perché il Ministero dell’Interno il 29 ottobre 2021 lo ha rimandato indietro evidenziando errori e incongruenze gravi. Noi non dobbiamo chiedere scusa a nessuno: abbiamo lavorato 5 mesi per rimediare agli errori degli altri. Le scuse le deve rivolgere ai cittadini chi ha allungato il dissesto a tempi indefiniti condannando il Comune a ritardi inaccettabili. E ricordo (a me stesso) che il bilancio riequilibrato segna solo l’inizio dell’azione di risanamento, non la fine: di strada se ne deve fare, purtroppo, ancora molta. Spiegheremo dettagliatamente alla città cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo per uscire dal dissesto e diremo anche ciò che di buono è stato fatto dalla precedente amministrazione. Perché cose buone ce ne sono e noi, a differenza di altri, siamo intellettualmente onesti e lo riconosceremo. Per adesso attendiamo fiduciosi”.


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