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Lentini, uccise la moglie con una coltellata: ergastolo per Massimo Cannone

L’uomo avrebbe ammazzato la consorte perché si sentiva oppresso

Condannato all’ergastolo Massimo Cannone, 45 anni, tappezziere di Lentini (Siracusa) finito sotto processo per l’omicidio della moglie, Naima Zahir, uccisa con una coltellata nella loro casa, a Lentini, nel marzo dello scorso anno. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte di Assise di Siracusa al termine della Camera di consiglio.

Secondo quanto emerso nelle indagini degli agenti della Squadra mobile di Siracusa, al comando del dirigente Gabriele Presti, l’uomo avrebbe ammazzato la consorte perché si sentiva oppresso, come da lui stesso ammesso poche ore dopo il provvedimento di fermo, e così, approfittando della distrazione della vittima, che era sul letto ed aveva gli auricolari, le avrebbe inflitto una coltellata mortale. In un primo momento, l’imputato aveva negato ogni accusa e secondo la polizia aveva in mente di scappare.


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