Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota firmata dall’ex presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, che ha dato mandato ai propri legali di presentare un esposto in Procura dopo le elezioni che hanno portato a una nuova governance dell’associazione.
“Il giorno dopo le mie dimissioni pubbliche, motivate dall’assoluta mancanza di trasparenza, “miracolosamente” sono stato autorizzato ad accedere agli atti dell’assemblea elettiva di Confcommercio, con diritto di visione e copia. Si trattava, però, solo di una farsa! Ai miei legali, alla fine è stato permesso solo di visionare il verbale d’assemblea, ma non gli atti rilevanti. Quindi, né accesso agli atti né diritto di copia, negandomi persino la copia dello stesso verbale mostrato. Sconfessando, in tal modo, quello che loro stessi mi avevano comunicato alcuni giorni prima.
La ragione, del tutto pretestuosa, del diniego sarebbero le mie dimissioni pubbliche con le quali, a loro dire, avrei perso anche il mio diritto di conoscere la verità dei fatti.
Conoscevano già però la mia decisione, perché allora fingere di volermi consentire l’accesso completo agli atti, per poi negarmelo? Ad ogni modo, anche dalla sola veloce visione del verbale, firmato dal notaio e dalla Presidente Donatella Prampolini, abbiamo ottenuto un’ulteriore prova della fondatezza delle nostre accuse. Nel verbale risulta, infatti, che l’Assemblea si sarebbe regolarmente aperta alle ore 18 alla presenza (in sala) di ben 342 soci su 385 aventi diritto al voto.
Questa circostanza è totalmente falsa! Alle 18, in sala, c’erano al massimo 10 persone presenti. L’accreditamento di tutti i soci, infatti, è terminato alle 21:55, tra code e forte disorganizzazione e vi sono prove incontrovertibili che lo dimostrano: foto, video, nonché numerosi testimoni. Perché allora travisare i fatti nel verbale? Forse perché altrimenti avrebbero dovuto ammettere di non aver osservato le norme statutarie e civilistiche, ma così facendo, alla fine, rischiano di averne violato altre ancor più gravi. Peraltro, alle 18, dopo essere stato avvisato da un socio, sulla pseudo apertura dei lavori, io stesso provavo ad entrare, ma l’ingresso mi veniva impedito da una guardia giurata perché non ero ancora accreditato, quindi, per poter entrare dovevo prima farmi più di due ore di fila, cosa che poi ovviamente ho fatto. La verità è che l’assemblea, di fatto, non si è mai regolarmente aperta.
Peraltro, il mancato rispetto delle più elementari regole, come quella di dover effettuare l’accreditamento dei soci prima dell’inizio dell’assemblea, non solo ha influito sulla sua validità, ma ha determinato anche un grave problema nella corretta e trasparente gestione delle deleghe. Vi sono state diverse deleghe multiple, ovvero conferite da un singolo delegante a più soci, e in alcuni casi, riteniamo, deleghe falsamente compilate. Nel verbale tali gravi irregolarità non vengono in alcun modo indicate, sebbene abbiano alterato l’esito finale della competizione. A causa di questa grave omissione, non sappiamo, quindi, come sono stati conteggiati questi voti, né quante deleghe sono state annullate e per quali motivazioni.
Tutto questo è davvero sconcertante. Le associazioni di categoria hanno il dovere morale, prima ancora che giuridico, di dare costante esempio di trasparenza e legalità, e in questo caso ciò non è sicuramente avvenuto.
Per questo continuo a chiedere alla Confcommercio Nazionale di attivarsi, ufficialmente, per garantire l’accesso immediato a tutti gli atti in originale, comprese le deleghe presentate e una verifica indipendente delle firme, dei presenti e delle deleghe. Garantisco a tutti che, se mostrando gli atti, dimostrassero che ho torto, mi scuserei pubblicamente. Ma so già che non accadrà mai, per il semplice fatto che, se avessero avuto ragione, mi avrebbero mostrato tutti gli atti sin dall’inizio. Contestualmente, ho comunque dato mandato ai miei legali di presentare un esposto in Procura affinché venga verificato se le gravissime irregolarità riscontrate configurino specifiche ipotesi di reato. È tempo di fare chiarezza”.
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