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Lilt: Terza edizione del “Progetto Quadrifoglio”

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Sezione Provinciale di Siracusa, confortata dai risultati ottenuti tra gli alunni e i docenti delle scuole superiori di II grado nelle scorse edizioni e consapevole che la componente principale degli interventi rivolti a una comunità è l’educazione, ripropone anche per quest’anno scolastico il progetto di educazione alla salute “Progetto Quadrifoglio”.

Nella consapevolezza che l’educazione sanitaria e la prevenzione primaria rappresentino un impegno rilevante, ma efficace nella lotta contro i tumori, il progetto finalizzato alla divulgazione nel territorio della prevenzione primaria nel campo oncologico sarà articolato su quattro punti: alimentazione, igiene orale, attività fisica, prevenzione del tabagismo, prevenzione oncologica.


L’analisi di tali elementi, inglobati in un progetto rivolto alla popolazione scolastica e condotti in maniera differenziata a secondo delle classi, sulla base delle esperienze maturate in altre realtà internazionali, nel tempo ha dato risultati ragguardevoli. Oggi la prima I e la prima A alberghiera dell’IPSSART, Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore per i Servizi Alberghieri della Ristorazione e Turistici, “Federico II di Svevia Imperatore”, di Siracusa hanno incontrato il dottor Emanuele Lombardo, volontario Lilt e la professoressa Brunella Bruno, referente scuola Lilt per la Sezione di Siracusa.

“Gli studenti dell’IPSSART hanno approfondito – afferma il dottor Claudio Castobello, presidente della Lilt di Siracusa – con il dottor Lombardo il problema del tabagismo. Nei paesi sviluppati, la percentuale di morti per tutti i tumori, attribuibili al fumo di tabacco, varia tra il 25% e il 30%. In particolare la percentuale di decessi per tumore del polmone dovuti al fumo è circa 90% negli uomini e 70% nelle donne. Per i tumori dell’esofago, della laringe e della cavità orale l’effetto attribuibile al fumo di tabacco, sia da solo sia in combinazione con il consumo di bevande alcoliche, è di oltre il 50% in entrambi i sessi.

Anche buona parte dei tumori della vescica e del pancreas, e una percentuale minore di tumori del rene, dello stomaco, della cervice, e della leucemia mieloide sono stati associati all’abitudine al fumo di tabacco. E’ anche vero che la cessazione dell’abitudine al fumo riduce rapidamente il rischio di tumore e il beneficio che si ottiene è evidente entro 5 anni dalla cessazione ed è progressivamente più marcato con il passare del tempo. Smettere di fumare prima che si manifesti il tumore o alcune delle altre malattie riduce di molto il rischio di sviluppare queste malattie”.

Con grande semplicità e in maniera diversa da una lectio magistralis il dottor Lombardo è riuscito a coinvolgere gli studenti e far capire loro che dire no al fumo è sinonimo di amore e rispetto per il proprio corpo.


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