In studio con i consiglieri di opposizione Ferdinando Messina e Paolo Romano

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L’influenza dei Comuni su Ias nell’inchiesta della Procura. La presidente Brundo al sindaco Gianni: “tutto quello che tu mi dici, io lo eseguo”

Il sindaco di Priolo, accompagnato dall’avvocato Ezechia Paolo Reale, si sottoporrà all’interrogatorio di garanzia e si dice pronto a rispondere e chiarire la propria posizione

Nel provvedimento che ha portato all’arresto di Pippo Gianni emerge anche altro, emerge anche uno spaccato riguardante Ias, la società consortile che gestisce il depuratore civile e industriale. Lì, in quell’impianto già oggetto di attenzione da parte della magistratura prima con l’operazione No Fly e poi con il sequestro e l’affidamento a un custode giudiziario, la gestione negli anni è stata particolarmente vicina alle amministrazioni comunali di Priolo e Melilli. Lo stesso Gip, Salvatore Palmeri, riconosce come il potere di influenza riservato al sindaco Gianni all’interno della società consortile incida evidentemente su un aspetto fondamentale per la sopravvivenza stessa delle società, che assegnano all’impianto Ias il delicato compito di smaltire la maggior parte dei loro reflui industriali. Le intercettazioni ambientali svolte avrebbero permesso di comprendere che, nel periodo in cui il sindaco formula le sue richieste ai vertici di Sonatrach, il suo potere di influenza all’interno di Ias sarebbe “superiore ai poteri che derivano dalla sola partecipazione sociale”, si legge nell’ordinanza.

Il primo cittadino, secondo gli inquirenti, può contare infatti sulla fiducia incondizionata della presidente e legale rappresentante di Ias, Patrizia Brundo (oggi sospesa, come tutto il Cda). Nel corso di una delle conversazioni captate la Brundo dice a Gianni: “tutto quello che tu mi dici, io anche a volte sbaglio, anche se a volte non lo capisco, io lo eseguo”. Che la nomina dei rappresentanti di Ias sia politica e politicizzata non è una novità, ma in queste condizioni gli investigatori ritengono Gianni consapevole di potere esercitare un’influenza diretta nei confronti di “tutti i direttori” della zona industriale (e dunque anche di Sonatrach), come si legge in un’intercettazione: “ora, siccome fortunatamente abbiamo cominciato a mettere i puntini sulle i con tutta la zona industriale, perché ci ho combattuto tre anni e finalmente… con la presidente che ogni giorno parla con i direttori e… con tutti i direttori, abbiamo dimensionato, sia che … ora il gioco viene diverso”.

L’ex presidente del Cda Brundo non è indagata in questo procedimento, ma dalle carte sembrerebbe emergere il suo ruolo fondamentale da collante tra Gianni e la zona industriale. Il sindaco di Priolo, come riscontrato nel provvedimento, ricorda più volte che le richieste da lui formulate ai rappresentanti delle imprese del petrolchimico sarebbero condivise anche dal sindaco di Melilli (non indagato, non captato e assente agli incontri intercettati, secondo il sindaco Gianni per via di un impegno sopravvenuto all’ultimo istante), ente socio di Ias e che rientra fra i soggetti istituzionali chiamati a partecipare alle conferenze di servizi relative al rilascio e al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di Sonatrach.

Il sindaco di Priolo, accompagnato dall’avvocato Ezechia Paolo Reale, si sottoporrà all’interrogatorio di garanzia davanti al Gip Palmeri e si dice pronto a rispondere e chiarire la propria posizione.


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