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Lo sport come strumento di inclusione, l’intervista a Gaetano Migliore e Chiara Arsì

Dai piccoli esempi passa il cambiamento culturale

Sport e inclusione, per abbattere le barriere culturali (e poi quelle architettoniche) e regalare un presente e un futuro migliore a chi è costretto a convivere con la disabilità. Ospiti dell’appuntamento del lunedì con Siracusa News sono stati Gaetano Migliore, presidente di Inclusione e Movimento e Chiara Arsì responsabile del progetto Go Ability.

Tanti gli argomenti affrontati, a partire dall’ultimo appuntamento organizzato allo stadio Nicola De Simone con Together for Inclusion. “È stata un’emozione – ha detto Gaetano Migliore – vedere lo stadio riempirsi, poter portare a Siracusa un campione del Mondo come Marco Amelia, guardare negli occhi i tanti ragazzi che hanno partecipato: da qui continuiamo a impegnarci per regalare sorrisi e momenti del genere ai nostri ragazzi”.

Tra i tanti progetti portati avanti quelli relativi a una squadra di calcio formata da ragazzi diversamente abili con nomi importanti ed esperti del calcio locale. “Noi – ha aggiunto Chiara Arsì – organizziamo momenti che partono dallo sport ma poi diventano momenti di socialità, attività semplici, con la possibilità di confrontarsi con i propri limiti e superarli”. 

“Vedere i loro occhi, vedere quelli emozionati dei genitori che poi ci dicono “ma è veramente nostro figlio” magari mentre si trovano a metri d’altezza sul deltaplano o mentre si muovono su una moto d’acqua, è il dono migliore che si possa ricevere in situazioni del genere. Il nostro è un viaggio, in cui cambiamo, ci abituiamo a vedere diversamente e dobbiamo imparare a migliorarci per migliorare tutti”, ha poi aggiunto Migliore.

Nel 2025 l’impegno continua e si rinnova: il Derby dell’Amicizia è già in calendario, così come altre attività destinate alle scuole all’insegna dell’inclusione.


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