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Lukoil avrebbe raggiunto un accordo per vendere gli impianti di Priolo: Equinor possibile acquirente

La Equinor (ex Statoil) è la maggiore compagnia del petrolio della Norvegia ed è uno dei maggiori venditori di petrolio grezzo del mondo oltre che un importante fornitore di gas naturale in Europa

Che Lukoil voglia vendere la raffineria Isab di Priolo se ne parla da tempo. Adesso sembra ci sia anche un acquirente e, secondo indiscrezioni, sarebbe Equinor – il condizionale è d’obbligo – ad avere un accordo con il colosso petrolifero russo.

La Equinor (ex Statoil) è la maggiore compagnia del petrolio della Norvegia ed è uno dei maggiori venditori di petrolio grezzo del mondo oltre che un importante fornitore di gas naturale in Europa. E, nel frattempo, starebbe cercando di portare a termine un’operazione di vendita di almeno 1 miliardo di dollari vendendo un campo petrolifero nel Mare del Nord.

La cessione rientrerebbe in un’operazione di revisione delle attività all’estero del colosso petrolifero russo e spiegherebbe alcuni movimenti, come la mancata partecipazione alla manifestazione di interesse per la realizzazione del termoutilizzatore e la bocciatura dei progetti per accedere ai fondi del Pnrr presentati dalle grandi aziende del polo industriale siracusano. Bocche rigorosamente cucite, ovviamente, è certo che questi ultimi anni non siano stati dei più semplici per Lukoil. Aveva acquistato il 49% di Isab da Erg nel 2008, diventandone unico azionista sei anni più tardi. Di recente l’inchiesta della Procura No Fly che portò a sequestro e prescrizioni e infine le ultime Autorizzazioni integrate ambientali (Aia) per quanto riguarda l’impianto Igcc, che hanno spaccato le posizioni dell’azienda e del Comune di Melilli da una parte, di Siracusa e Priolo dall’altra.

Si tratta solo di un’indiscrezione sulla volontà del management russo di cedere gli impianti di Priolo e non ci sono conferme ufficiali, ma sembra evidente la volontà di disimpegno di Lukoil nell’ultimo periodo in particolare. Si parla di circa 1.000 dipendenti, due raffinerie (Nord e Sud) connesse da un oleodotto con una capacità di circa 320 mila barili al giorno di greggio, cisterne di stoccaggio con una capacità di 3,7 milioni di metri cubi e tre terminal marini.


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