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Lutto nella pallanuoto, addio a Romolo Parodi: il Circolo Canottieri Ortigia rende omaggio al suo maestro

Romolo Parodi ha cambiato la mentalità e la dimensione dell'Ortigia, portandola dalle serie minori fino alle semifinali scudetto in Serie A1, formando giovani giocatori divenuti poi campioni, tra tutti Paolo Caldarella e Sandro Campagna

La formazione dell'Ortigia ai tempi di Romolo Parodi

Con immenso dolore, il Circolo Canottieri Ortigia 1928 apprende la notizia della scomparsa di Romolo Parodi (classe 1935) che, prima da giocatore e poi, soprattutto, da allenatore, è stato un protagonista assoluto della storia del nostro club. Al figlio Bruno e alla famiglia Parodi va il nostro abbraccio più caloroso.

La carriera di Romolo Parodi ebbe inizio nel Genoa Nuoto (oggi Genova nuoto) per poi proseguire a suon di successi nella Rari Nantes Camogli, con cui vinse il campionato italiano del 1957.

Alla fine degli anni ’50, Parodi è punto fermo della Nazionale italiana. Nel 1959 è medaglia d’oro ai Campionati mondiali militari di Madrid. Nel 1960, passato dalla R.N. Camogli alle Fiamme Oro, vince il Campionato italiano pallanuoto indoor, con finali disputate a Genova. Nel 1960 pur essendo stato convocato ai collegiali pre olimpici, disputando tre partite ufficiali, una contro la Germania e due contro l’Ungheria, non partecipò alle Olimpiadi di Roma 1960. L’allora Commissario tecnico Bandy Zolyomy lo mise inspiegabilmente fuori rosa.

Nel 1971 accetta la proposta di trasferirsi in Sicilia, su invito di Concetto Lo Bello, allora presidente del Circolo Canottieri Ortigia di Siracusa, che gli affida il ruolo di giocatore-allenatore. Romolo Parodi ha cambiato la mentalità e la dimensione dell’Ortigia, portandola dalle serie minori fino alle semifinali scudetto in Serie A1, formando giovani giocatori divenuti poi campioni, tra tutti Paolo Caldarella e Sandro Campagna, futuri vincitori olimpici del 1992.

Ma Romolo è stato molto di più – si legge in una nota dell’Ortigia -, ha incarnato il senso più profondo dello sport, è stato un educatore instancabile, ha insegnato valori umani non negoziabili, come l’amicizia e il rispetto dell’avversario e dell’altro in generale. Per la nostra famiglia biancoverde, dirigenti, giocatori, ex giocatori, staff tecnico, tifosi e appassionati, Romolo Parodi è un faro che non si spegnerà mai. Grazie di tutto, Romolo. Fai buon viaggio. A Bruno, Alessandra, Esther e alla famiglia Parodi va il nostro abbraccio più caloroso”


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