Comunicato della Guardia Costiera in merito al divieto di accesso pedonale al mare, in zona Marchesa di Cassibile, operato da una società, come indicato in una segnalazione tramite la App “Diventa Reporter” pervenuta alla nostra redazione ( LEGGI QUI ):
“A seguito di segnalazioni pervenute da alcuni bagnanti, è stato pianificato dalla Capitaneria di
Porto – Guardia Costiera di Siracusa – un mirato intervento finalizzato a verificare la fondatezza
delle circostanze di fatto rappresentate dagli esponenti. In particolare i segnalanti riferivano che
alcuni dipendenti della società proprietaria del sito impedivano agli utenti del mare di raggiungere
a piedi l’arenile insistente in contrada “Marchesa” di Cassibile, attraverso la strada che,
transitando attraverso la Pineta del Gelsomineto, da tempo immemorabile costituisce la via di
accesso per l’antistante spiaggia.
I militari della Capitaneria di Porto di Siracusa in abiti borghesi e, più precisamente, in tenuta da
bagnante, hanno avuto modo di verificare l’oggettivo impedimento dell’uso pubblico del demanio
marittimo perpetrato attraverso il posizionamento di un cancello che, senza spazio alcuno per il
transito pedonale, risultava presidiato da personale della succitata società in servizio di vigilanza.
In particolare, tale personale, in base a quanto accertato direttamente dai militari della Capitaneria
di Porto, consentiva l’accesso, aprendo il suddetto cancello, esclusivamente agli autoveicoli
(previa corresponsione di una tariffa), precludendolo, invece, a coloro che intendevano accedere a
piedi. A tal proposito si rammenta che è proprio il transito pedonale (e non quello attuato con
autoveicoli) a trovare tutela nella oramai consolidata giurisprudenza della Suprema Corte.
Ed è proprio in linea con i principi delineati dalla suddetta giurisprudenza che i militari operanti
hanno notificato al personale della più volte citata società privata una formale diffida a consentire
il libero transito pedonale, verificando subito dopo l’ottemperanza al provvedimento di diffida
attraverso l’apertura da parte dei dipendenti della società proprietaria del sito antistante all’arenile
del cancello e conseguente possibilità di accesso dei bagnanti presenti al momento
dell’accertamento (Foto).”
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