Il deputato regionale di Forza del Sud, on. Titti Bufardeci, interviene in merito alla controversia insorta tra gli ex impiegati della società mista Spa, incaricata alla raccolta dei rifiuti urbani, ed il Comune di Melilli. I lavoratori, secondo quanto riferisce il deputato, hanno annunciato che nelle prossime ore verrà inviata una contestazione scritta sia al Comune di Melilli che alla IGM, la società subentrante nell’appalto, con convocazione avanti l’UPL di Augusta.
Di seguito la nota di solidarietà dell’on. Bufardeci ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro:
“E’ inaudito che il sindaco di Melilli Pippo Sorbello possa veramente mandare al diavolo persone che sono state per anni la base della costituzione della società mista e che hanno speso la loro vita a lavorare egregiamente operando con grandi sacrifici. Un gesto di ingratitudine quello di Sorbello in considerazione del fatto che l’appalto originario è di molto cresciuto in quanto la zona di Melilli è diventata, frattanto, il più grande centro commerciale, se non della Sicilia, sicuramente di tutta la provincia siracusana.
Questi insediamenti commerciali hanno inevitabilmente creato maggiore esigenza di smaltimento di rifiuti. Pertanto, appare iniquo il fatto che decine e decine di persone che si sono spese in tutti questi anni con sacrifici nel mantenere pulito e decoroso il territorio urbano, con un carico di lavoro non indifferente accumulatosi nel tempo, oggi possano essere abbandonate e mandate letteralmente a casa. Il sindaco Sorbello non può restare insensibile dinnanzi a drammi sociali di tale portata. Sorbello non può dimenticare che tali lavoratori avevano riposto nell’amministrazione comunale ogni speranza di certezza lavorativa, forti della garanzia che solo una azienda mista può dare.
E invece, sono proprio loro ad essere abbandonanti dal Comune, sono gli unici a trovarsi in strada. Sorbello non può non tener conto del dramma personale di ogni singolo lavoratore che di colpo si trova retrocesso nella sua posizione professionale, economica ed anche previdenziale (da quinto a secondo livello)” .
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