Si è svolto ieri pomeriggio nell’Aula Magna del I Istituto Comprensivo di Melilli, in una sala gremita di pubblici dipendenti, funzionari delle Forze dell’Ordine e giovani professionisti e laureandi della provincia di Siracusa, frequentanti il Corso di Alta Formazione su “Responsabilità Sociale, Anticorruzione e imparzialità dell’azione amministrativa organizzato dalla Link Campus University of Malta – Polo Accademico di Catania in partnership con il Comune di Melilli”, la Conferenza sul tema “L’impegno dell’Unione Europea nella lotta alla corruzione”.
Erano presenti ai lavori il Vicesindaco Arcangela Palmeri, il Presidente del Consiglio Comunale di Melilli Salvo Sbona, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Augusta, Capitano Federico Lombardi.
Dopo una relazione introduttiva tenuta dal Prof. Daniel Amato, Professore di Diritto dell’U.E. presso la Link Campus University of Malta, sul fenomeno della corruzione e sul costo sociale della mafia dei colletti bianchi, l’On. Sonia Alfano (Presidente della Commissione Europea Antimafia del Parlamento Europeo) ha tenuto una accorata lectio magistralis.
L’On. Sonia Alfano che ha tenuto incollato l’uditorio per oltre un’ora e mezza, tenendo una lezione speciale sul suo impegno quale Presidente della cosiddetta “antimafia europea”, ha lanciato vari spunti di riflessione sulla cattiva gestione della cosa pubblica in Italia e a livello comunitario, il tutto corroborando le proprie affermazioni dalla concreta esperienza maturata sul campo e nelle aule parlamentari.
“Se la corruzione in Europa vale 120 miliardi di euro – ha detto la presidente dell’Antimafia europea – ebbene in Italia, cifra al ribasso, ne vale 60 miliardi. L’Italia ha pertanto una pole position che potremmo evitarci, soprattutto in ragione dell’evidente crisi economica. Ancora, un dato veramente allarmante è dato dalla consapevolezza della normalità percepita. Infatti nel nostro paese circa 87% degli italiani, considera un dato acquisito, quasi di normalità la corruzione nella pubblica amministrazione“.
Sonia Alfano, condividendo l’intervento introduttivo di Daniel Amato, quando si spinge a definire mafia dei colletti bianchi quella che si nasconde nei comuni, nelle regioni, al Parlamento e al Senato ha dichiarato: “Vi è una differenza enorme tra l’azione lecita e l’azione di opportunità. Gesti normali per un comune cittadino non devono esserlo assolutamente per un politico. Non è necessario attendere il terzo grado di giudizio per uscire dalla vita politica di un paese civile. Il senso di responsabilità deve a tutti i costi sostenere l’azione politica e civile di un amministratore. Il nemico della verità e dell’affermazione della giustizia, continua Alfano, è quell’impiegato, quel funzionario o quel cittadino che sa e non denuncia”.
Un particolare cenno non è mancato alla libertà di stampa e al peculiare ruolo del giornalista nella nostra società “Otto giornalisti uccisi per stroncare la libertà di stampa. Alla domanda perché oggi non si uccidono più i giornalisti? Ciò avviene non perché non ci sono più giornalisti disposti a tutto pur di sostenere il diritto alla verità e alla giustizia, ma perché la mafia si ben infiltrata nella nostra società, mimetizzandosi tra le Istituzioni pubbliche“.
In conclusione il Prof. Amato ha lanciato l’iniziativa di costituire un “Osservatorio Provinciale sulla lotta alla corruzione e per una buona Amministrazione”, quale forum permanente a cui partecipino gli Enti Pubblici e la società civile e che funga da pungolo verso una maggiore efficacia, efficienza e legalità della macchina amministrativa.
L’On. Sonia Alfano ha sposato l’iniziativa, ricoprendo il ruolo di testimonial d’eccezione.
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