Si è chiusa senza il raggiungimento del quorum la tornata referendaria dell’8 e 9 giugno 2025 promossa dalla CGIL. Nonostante l’obiettivo formale non sia stato centrato, il risultato ha acceso un dibattito profondo sul significato politico e sociale della consultazione, che ha visto oltre 15 milioni di cittadini esprimere il proprio voto a livello nazionale.
In provincia di Siracusa l’affluenza si è attestata al 22,5%, con oltre 70.000 cittadini che si sono recati alle urne. Nella sola città di Siracusa, sono stati 93.039 gli elettori votanti, pari al 22,47% del corpo elettorale. In entrambi i casi, oltre il 90% dei votanti ha espresso un deciso “Sì” ai quesiti referendari, segnalando una forte adesione ai temi proposti.
Tra le voci più significative nel commentare l’esito della consultazione, quella del segretario generale della CGIL di Siracusa, Roberto Alosi, che ha dichiarato: “l’obiettivo non è stato centrato e non ci sono vittorie da festeggiare. Tuttavia, il segnale che arriva dal Paese e dalla nostra provincia è tutt’altro che irrilevante. In provincia di Siracusa hanno votato oltre 70.000 cittadine e cittadini. Numeri che non possiamo né sottovalutare né archiviare: rappresentano un patrimonio democratico e sociale da cui ripartire.”
Alosi ha sottolineato come la campagna referendaria abbia riportato al centro dell’attenzione pubblica temi cruciali come la precarietà del lavoro, la dignità dei lavoratori e la partecipazione democratica. “Abbiamo perso sul piano numerico del quorum – ha proseguito – ma abbiamo vinto nella capacità di rimettere in moto una discussione collettiva e di riallacciare legami sociali con le persone.”
Il segretario ha anche puntato il dito contro l’astensionismo, definendolo “frutto di una crisi democratica profonda, aggravata da irresponsabili inviti a disertare le urne”, e ha rilanciato l’impegno della CGIL per proseguire la battaglia sui diritti:“il lavoro e la democrazia sono oggi lo stesso problema, e non ci rassegniamo all’idea che i diritti siano diventati un lusso o una concessione.”
Infine, Alosi ha ribadito la volontà del sindacato di proseguire il percorso avviato “a partire da quei 70.000 elettori della nostra provincia che hanno scelto di dire sì, continueremo il nostro impegno per costruire una nuova stagione di unità, alleanza sociale e politica, partecipazione. La strada è lunga, ma è stata tracciata. E la percorreremo, insieme.”
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