Non c’è stata alcuna circonvenzione di incapace e i due storici collaboratori del Marchese di Cassibile sono da considerare i beneficiari della sua eredità così come da testamento pubblico. Lo stabilisce la sentenza del tribunale di Siracusa che ha assolto Benalili Ahmed e Rosa Molisina dal reato di circonvenzione di persone incapaci (art. 643 c.p.) “perché il fatto non sussiste”. I due erano difesi dagli avvocati Antonino Campisi del foro di Siracusa e Maria Licata, del foro di Catania.
Benalili Ahmed e Rosa Molisina, storici collaboratori del Marchese di Cassibile vennero rinviati a giudizio perché beneficiari di tutto il patrimonio del marchesato in forza di testamento pubblico. A denunciarli furono i parenti del Marchese, secondo i quali i due per beneficiare di tutta l’eredità, avrebbero circonvenuto il Marchese di Cassibile Gutkowski Loffredo Silvestro.
“Dopo l’audizione di numerosi testimoni – spiegano in una nota gli avvocati della difesa – medici e periti si è accertato che i testamenti olografi sfociati nell’ultimo redatto in forma pubblica davanti il notaio erano legittimi e che rispettavano le volontà del nobiluomo, non vi è stata nessuna coercizione, nessun abuso della capacità psico-fisiche, men che meno alcuna induzione a compiere atti illegittimi. Il Marchese in data 09.01.2017 aveva disposto delle sue volontà in modo consapevole ed in piena autonomia. I Sig.ri Benalili e Molisina sono risultati legittimi eredi testamentari del Marchese di Cassibile, perchè meritevoli del suo affetto questa vicenda ha fatto rivivere una vera favola, dove ad essere premiati sono coloro che nella vita amano in modo incondizionato e disinteressato. Il nobile Marchese ha voluto premiare due persone umili che non appartengono a nessun rango nobiliare perché in loro aveva, nei suoi lunghi anni di vita, trovato conforto e calore umano”.
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