11 gennaio 1693: il terremoto colpisce il Val Demone ed il Val di Noto.
Sono passati 317 anni da quel tragico evento che registrò , secondo le stime dell’epoca, 59.241 vittime di cui 40121 nella sola diocesi di Siracusa
Un evento fra i più devastanti in termini di vite umane e di patrimonio immobiliare. L’ intera città di Noto fu distrutta e poi ricostruita più a valle rispetto alla sua originale collocazione.
Un terremoto dalle cui ceneri si seppe ricostruire con grande impegno dando vita al nuovo barocco siciliano del ‘700 di cui la nostra provincia è ricca di esempi negli eleganti palazzi e chiese, orgoglio e vanto del patrimonio architettonico.
317 anni oggi, un disastro a volte dimenticato ma non per
la Deputazione di Santa Lucia che – a memoria di quell’evento e di un altro più vicino come la dedicazione della Cattedrale – organizza per mercoledì prossimo, 13 gennaio . dalle 8 e fino al temine delle funzioni, l’esposizione del Simulacro di Santa Lucia nella sua cappella in Cattedrale
La dedicazione della cattedrale siracusana avvenne il 9 gennaio 1927 con fastosi festeggiamenti della durata di 13 giorni (dal 9 al 23).
La chiesa era stata chiusa al culto nel giugno del 1906, “per salvaguardare l’incolumità dei fedeli”. Un primo ciclo di lavori di restauro era stato effettuato tra il 1909 ed il 1911. Interventi minori furono eseguiti in periodi successivi.
Un secondo ciclo di restauri ebbe inizio nel 1923. Il 26 dicembre del 1926, l’arcivescovo Carabelli annunziò la riapertura della cattedrale per il 9 gennaio 1927.
Nel corso della giornata di oggi, alle ore 18, verrà celebrata una Santa Messa, con ostensione delle sacre reliquie della Patrona.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni