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Noto, Il corto TerroNisti diventa virale. E’ il frutto del workshop “Film Maker Web”, svolto durante la rassegna Documentaria

Girato nel novembre dell’anno scorso, il corto realizzato dai ragazzi che hanno partecipato al workshop di “Film Maker Web” durante la seconda rassegna Documentaria Noto, ha cominciato ad attirare attenzioni e visualizzazioni sin da subito. “TerroNisti”, prodotto da Alessio Micieli-AxelFilm e Frameoff, ha già totalizzato una miriade di visualizzazioni e di “mi piace” su Facebook, grazie a una regia puntuale e scorrevole, all’interpretazione da parte dei protagonisti sublime e un montaggio che cattura già dalla prima scena.

E nel mezzo, già sta anche l’argomento, scottante, trattato: il corto “racconta” di due presunti terroristi (Turhidd, interpretato da Alessio Miceli, e Sarhidd, interpretato da Carlo Genova) che in nome di Babbà, vogliono punire la civiltà occidentale. Arrivano a Noto, e prendono di mira il Teatro Comunale e la Basilica Cattedrale, ma si imbattono in una manifestazione contro le trivellazioni e gli abusi di potere contro il territorio. Colpiti da alcune frasi dei dimostranti, dopo una breve riflessione e nonostante il volere contrario del presunto Imam (Hammamt, interpretato da Francesco Scala), cambiano idea. Il resto, ovviamente, non possiamo raccontarlo, altrimenti il corto perderebbe del suo effetto sorpresa.

Davanti le telecamere, i telefonini (sì, alcune scene sono state girate così) e i microfoni ambientali, si sono esibiti giovani attori in rampa di lancio, ma anche semplici attori amatoriali, attorniati da tecnici e appassionati di cinematografia, che hanno curato nel minimo dettaglio scrittura, sceneggiatura e riprese. Il tutto con un occhio al budget (limitato), e agli strumenti (limitati anch’essi). I dialoghi e le battute, lanciano invece un chiaro messaggio, con ironia e semplicità: il corto non racconta della storia dell’Isis o del terrorismo, ma sottolinea come l’Italia, o meglio nel dettaglio la Sicilia, avrebbe problemi ben più seri di cui preoccuparsi. Chiaro il riferimento alle trivellazioni, al Mous e ai poli petrolchimici.

Nella foto, i protagonisti del corto: sia chi ha lavorato davanti la telecamera, che dietro.
 


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