Circa 33mila ticket di ingresso venduti (quasi 2mila in più rispetto all’edizione 2024), il format dei 5 giorni che convince e una spesa di oltre 300mila euro per l’evento coperta grazie ai ticket venduti e agli sponsor privati.
Ieri in Sala Gagliardi la conferenza di chiusura della 46^ edizione dell’Infiorata di via Nicolaci, occasione per tracciare un bilancio sulla festa di Primavera e ringraziare i tanti, tantissimi protagonisti dell’evento, dai maestri infioratori alle varie associazioni coinvolti, senza dimenticare il grande sforzo della macchina organizzativa e burocratica e il continuo supporto delle forze dell’ordine.
“È stata un’Infiorata importante con numeri in notevole aumento rispetto all’anno scorso, dimostrazione che il nuovo format di 5 giorni e la scelta del ticket consentono maggiori presenze e la possibilità di poter dare maggiore e migliori servizi ai nostri concittadini e ai visitatori. Quest’anno su oltre 300mila euro di investimento per l’evento ne abbiamo recuperati 200mila tra ticket e sponsor privati, conferma dei risultati che la partnership tra pubblico e privato può portare. Sono stati staccato oltre 33mila ticket, un dato a cui va aggiunto quello delle sole presenze in città che pensiamo siano state oltre 200mila. Tra queste tante presenze anche dall’estero. Abbiamo anche lanciato un messaggio importante: la Pace si fa Arte”, ha detto il sindaco Figura.
In prima linea come sempre da 46 edizioni a questa parte ci sono gli infioratori. “Senza di loro l’Infiorata non può esistere – ha commentato la direttrice artistica Valentina Mammana – abbiamo già preso alcuni appunti per la prossima edizione perché l’obiettivo è quello di continuare a migliorare”.
“Ovviamente abbiamo già qualche idea per l’edizione 2026 – ha aggiunto l’assessore al Turismo Massimo Prado – ma nel frattempo ci godiamo un bilancio estremamente positivo, i numeri ci danno conforto, le presenze sono in aumento nonostante il lieve aumento del ticket e il primo giorno di pioggia”.
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