Manca l’ultimo parere da Roma o le risposte da Palermo? Mentre la politica si interroga (e litiga) su questioni di lana caprina, le persone si chiedono: quando avremo il nuovo ospedale a Siracusa?
Ma andiamo con ordine. Lunedì scorso è andato in scena il Consiglio comunale aperto per discutere la problematica della crisi del Polo industriale di Siracusa. Alla presenza di sindacati, Confindustria e deputazione regionale e nazionale si è parlato delle possibili soluzioni da mettere in campo. E almeno per la zona industriale tutti sembravano andare “d’amore e d’accordo” sul fatto che qualcosa si dovesse fare. E anche in fretta. Ma la vera notizia, dal punto di vista politico, è arrivata dal botta e risposta nato tra i due più importanti rappresentanti dei partiti di maggioranza in provincia di Siracusa: il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, e il parlamentare regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso. Oggetto del dibattito lo stallo dell’iter per la costruzione del nuovo nosocomio aretuseo.
Il primo a entrare a gamba tesa sull’argomento è stato Gennuso che, prendendo parola, ha parlato di uno stop causato dal Governo nazionale: “dalla Regione c’è il massimo impegno e forse non ci sono mai stati tanti fondi destinati alla nostra provincia. Sul nuovo ospedale attendiamo da Roma l’ultimo parere per presentare il progetto esecutivo e andare successivamente in gara, così come mi è stato confermato dal Direttore Generale dell’Asp (Alessandro Caltagirone, ndr) e dal Commissario straordinario per la realizzazione dell’opera (Guido Monteforte Specchi, ndr).”
Un’accusa di “stallo” romano che non è andata giù a Cannata e, intervenendo subito dopo l’esponente di Forza Italia, ha rintuzzato le accuse: “faccio una parentesi visto che si è parlato di sanità e ospedale, così diamo notizie certe – ha esordito il deputato di FdI rivolgendosi a chi ha parlato prima di lui -. I deputati regionali dovrebbero sapere che la situazione non dipende dal Governo nazionale e dal ministero della Salute, perché quest’ultimo sta attendendo la Regione per sapere se il nuovo ospedale sarà di secondo livello e se saranno rispettati gli standard previsti. L’iter è bloccato perché la Regione non ha fornito le dovute risposte” ha chiosato Cannata, annunciando di avere a giorni un appuntamento con l’ingegner Monteforte e di essere sempre attivo sul tema.
Ne è nato un piccolo parapiglia dialettico con Gennuso, con le due voci che si sovrapponevano a difesa ognuno delle proprie tesi. E il fatto che i rapporti tra i due siano tutt’altro che idilliaci – soprattutto dopo la nomina di Gennuso a commissario cittadino di Avola, roccaforte dei Cannata e alle successive fibrillazioni sulle posizioni in Giunta – è emerso con tutta la sua forza.
“Io non l’ho interrotta – ha ribadito Cannata –, non è un dibattito tra me e lei. L’obiettivo non è tirare la palla tra Roma e Palermo, ma essere chiari e realizzare l’opera.” Infine l’ultimo affondo sulla Regione: “il presidente Schifani sicuramente non lo sa, così come il direttore Iacolino. Verranno informati del fatto che devono dare risposte chiare al progetto e che Roma le attende”.
E mentre i due danno vita a un braccio di ferro, dal Movimento 5 Stelle arriva una possibile risposta sullo stato delle cose. “Nelle settimane scorse abbiamo interloquito con il Ministero della Salute per verificare l’avanzamento dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa – hanno detto il parlamentare nazionale Filippo Scerra e quello regionale, Carlo Gilistro – Dai colloqui è emerso che risultava ancora mancante la modifica della rete ospedaliera regionale, con Siracusa nosocomio Dea di II Livello. Abbiamo allora ritenuto necessario dialogare con il Dipartimento della pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute. Gli uffici regionali sono stati compulsati affinché producessero in tempi brevissimi il documento atteso da Roma, in modo da sbloccare le restanti fasi procedurali. Si tratta di un mero passaggio burocratico che però stava causando l’ennesimo rallentamento in un iter che deve invece correre spedito verso la gara d’appalto per la costruzione in un unico lotto del nuovo ospedale di Siracusa”. Fatto sta che, per ora, tutto tace.
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