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Nuovo ospedale di Siracusa: sarà il Tar di Catania a decidere sul ricorso dei progettisti

L’Rtp sta valutando di richiedere un regolamento di competenza al Consiglio di Stato

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio dichiara la propria incompetenza e assegna il termine di 30 giorni per la riassunzione della causa al Tar di Catania.

Questa la decisione dei giudici laziali sul ricorso presentato dal raggruppamento temporaneo di professionisti con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna e composto da Studio Plicchi Srl, Milan Ingegneria SpA, Areatecnica Srl, Sering Ingegneria Srl e Ava Arquitectura Tecnica Y Gestion SL contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori per il nuovo ospedale di Siracusa.

“Nessun pericolo di contrasti tra giudicati sussiste in relazione al contenzioso relativo al commissario siracusano – sottolineano – conseguentemente, risulta corretto individuare nel Tar Sicilia l’ufficio competente a decidere la controversia, anche per garantire la prossimità territoriale del controllo giurisdizionale”.

L’Rtp sta valutando di richiedere un regolamento di competenza al Consiglio di Stato, non concordando sulle motivazioni che sorreggono l’ordinanza, sottolineando come questa non si esprima sul merito della questione a quasi 4 mesi dal deposito del ricorso. Il tutto dopo che, con riguardo al medesimo ospedale, lo stesso Tar Catania si era dichiarato incompetente nel 2021 a favore del Tar Lazio, il quale, a sua volta, nel 2022, aveva confermato di essere il Giudice idoneo a decidere della questione, salvo, oggi, cambiare idea.

“Nell’ordinanza del Tar ha un ruolo centrale l’argomentazione secondo cui la figura del Commissario straordinario non possa esser ricondotta alle fattispecie astratte regolate dal codice sulla protezione civile che sarebbero di competenza del Tar Lazio – si legge in una nota -. È infatti di competenza (funzionale e inderogabile) del Tar per il Lazio, sede di Roma, il compito di dirimere le controversie aventi ad oggetto le ordinanze e i provvedimenti commissariali adottati in tutte le situazioni di emergenza regolate dalle norme sulla protezione civile (come terremoti, maremoti ecc). L’Rtp vuole rammentare però che la norma di legge da cui scaturisce la conseguente nomina del Commissario è proprio una disposizione figlia di una emergenza – quella da Covid-19, di natura non locale- e riguarda una materia, quella sanitaria, per la quale la costruzione di infrastrutture ospedaliere è stata essa stessa emergenza e non può essere paragonata alle altre esigenze ricostruttive (di scuole, edilizia e palazzi) a cui fa riferimento l’ordinanza che notoriamente attengono a una fase successiva all’emergenza vera e propria”.

La nomina del Prefetto di Siracusa quale Commissario Straordinario per la progettazione e realizzazione del nuovo complesso ospedaliero della città di Siracusa è infatti motivata dall’esigenza di contrastare gli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione della pandemia allora in atto e il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di nominare il Commissario Straordinario esercitando proprio i poteri speciali attivati con la dichiarazione dello stato di emergenza.

Oltre al tema della competenza contenuto nell’ordinanza, l’RTP contesta anche l’ulteriore allungamento dei tempi che questa comporta e ricorda infatti che il ricorso è stato presentato a gennaio e non c’è stato ancora nessun pronunciamento sul merito della questione, riportando il tema (della sola competenza) verosimilmente sul tavolo del Consiglio di Stato; se, invece, l’rtp avesse potuto continuare a lavorare al progetto, ad oggi si sarebbe già potuto procedere a indire la gara appalto per la sua realizzazione.


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