“Ricordo che quando ero bambina, con mia mamma, capitava di fare ore e ore di code per sbrigare documenti. Arrivavamo di buon mattino negli uffici comunali, armate di carta e penna per poi appendere il foglio sul portone e aggiungere il cognome degli altri man mano che arrivavano. Dopo quasi 30 anni nulla è cambiato”. Questo il racconto di una
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