Alle ore 11.30 di ieri, Agenti del Commissariato di P.S. di Ortigia, transitando in Via Agnese, notavano cinque persone coinvolte in una rissa.
I poliziotti, dopo aver sedato il violento alterco, arrestavano P.O. (pregiudicato), classe 1966 ed il figlio P.P. (pregiudicato), Classe 1988, residenti in Siracusa, per il reato di rissa aggravata e denunciavano, per il medesimo reato, i minori P.G. e C.A.. La quinta persona, che aveva partecipato alla rissa, riusciva ad allontanarsi.
Gli Agenti, con l’intento di ricostruire la dinamica della rissa, portavano alla luce una complessa vicenda legata ad un tentativo di furto con successiva estorsione aggravata commessa dalla quinta persona coinvolta nella rissa riuscita a scappare, identificata poi per P. R., classe 1971 (Pluripregiudicato) e fratello di P.O.
Gli investigatori, riuscendo a ricostruire l’intera vicenda, accertavano che P.R. aveva rubato una ApeCar al Fratello P.O. e, per la sua restituzione, gli aveva chiesto 100,00 euro.
I membri della famiglia P., a causa di questo tentativo di estorsione operato da un fratello, rimanevano coinvolti nella rissa in argomento.
Gli Agenti del Commissariato di Ortigia, dunque, iniziavano le ricerche di P.R. che, nel frattempo, si era reso irreperibile. Intuendo che il presunto estortore era rimasto ferito nella rissa, i poliziotti si appostavano nelle vicinanze dell’Ospedale Umberto I ove, poco dopo, giungeva il P.R. che, in un primo momento riusciva a sottrarsi all’arresto scappando ma, dopo lungo inseguimento veniva raggiunto e bloccato. Gli investigatori, a seguito di ulteriori indagini, riuscivano a ritrovare l’ApeCar rubata in un locale sito in Via Re Ierone II.
Tutte le prove raccolte nei confronti del P.R. consentivano, dunque, di operare a carico dello stesso un Fermo di polizia giudiziaria.
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